Tutti gli attori che fanno parte del cast di X-Men: Days of Future Past hanno sempre espresso contentezza e emozione riguardo il loro coinvolgimento, anche se, effettivamente, nessuno di loro aveva avuto modo di leggere la sceneggiatura della pellicola di Bryan Singer.

James McAvoy, il giovane Professor X, ha però rivelato a I Am Rogue di aver letto lo script di Simon Kinberg. Ecco le sue parole:

E' grandiosa, estremamente solida. I fan la ameranno, ma anche le persone che non hanno mai visto un film degli X-Men in precedenza riusciranno a essere coinvolte. E' molto soddisfacente perché riuscirà a dare al pubblico quello che si aspetta e vuole e, al contempo, affronta la sfida che nasce dal voler proporre qualcosa di nuovo, inaspettato, diverso. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con Michael, Jennifer e Nick. Sarà grandioso, ci siamo divertiti tantissimo la prima volta. Poi il fare squadra con Sir Patrick. Non so se avrò modo di lavorare anche con Sir Ian, ma suppongo che avrò di che entusiasmarmi.

Dalle pagine di Bleeding Cool giungono invece le parole del regista Bryan Singer che contestualizza meglio la sua posizione di "ritorno alla saga" dopo la mancata regia di X-Men 3 che, anni dopo, è finita per concretizzarsi nella direzione di questo film a metà fra sequel e prequel:

X-Men 3 è stata una cosa strana per me. Ad eccezione degli attori, non avevo nulla a che vedere con quel lungometraggio o con Wolverine. Non so se Brett Ratner sia al corrente di questa cosa, ma ero così emotivamente toccato da X-Men 3 che una persona che, in teoria, non avrebbe dovuto fare nulla del genere, mi ha portato nel cuore della notte in un palazzo e me lo ha fatto vedere, un bel po' prima che fosse finito, sullo schermo di un computer, in maniera tale da farmi capire di cosa si trattasse e non farmi andare di matto quando sarebbe uscito nelle sale.

Sono anche andato a vederlo al Chinese Theatre per visionarlo su uno schermo di dimensioni adeguate. Mi fecero passare, e, col mio cappellino da baseball in testa, mi ero nascosto nelle ultime fila, ma all'improvviso compare Brett che mi fa "Bryan!" e così tutto il pubblico mi ha visto mentre stavo lì a parlare con Brett sorseggiando una soda da un bicchiere di Superman.

Ci sono parti di X-Men 3 che magari io non avrei fatto, ma che mi sono piaciute. Ho apprezzato Ellen Page e infatti l'ho ripresa per X-Men: Days of Future Past. Altre cose erano differenti. Morivano un po' troppe persone per i miei gusti, ma c'erano del momenti davvero dolci col ragazzo da curare.

Ho detto che con Days of Future Past "sistemerò un po' di cose". Non sarà il suo scopo principale, ma ci saranno aggiustamenti. E' una storia davvero forte e, accidentalmente, facilità tutti i vari personaggi. Non sono stati solo buttati lì in mezzo. Ma poi hanno tutti una parte divertente, perché volevo ci fosse anche dell'umorismo e del divertimento. Non vedo l'ora di girare, so che sarà uno spasso lavorare a questo film. Volevo mantenere gli aspetti ironici perché il bello con gli X-Men è che i temi sono seri, ma il film non è che deve necessariamente essere altrettanto…

 

Nell'arco narrativo Giorni di un futuro passato del 1981, ambientato in un futuro alternativo distopico in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle e i mutanti vivono in campi di concentramento, un'adulta Kitty Pryde torna indietro nel tempo e impedisce un assassinio causato dalla Fratellanza che scatenerà una catastrofica isteria anti-mutanti. La trama alterna scene nel futuro e nel presente.

Scritto da Simon Kinberg, X-Men: Days of Future Past uscirà il 18 luglio del 2014.

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