Fonte: cs.net, nytimes

Michael Jackson's This Is It è ormai nei cinema di tutto il mondo, e si prepara a conquistare la vetta delle classifiche degli incassi del prossimo weekend.

Il regista Kenny Ortega, il coreografo Travis Payne e il direttore musicale Michael Bearden (tutti e tre storici collaboratori di Michael Jackson) hanno parlato a ComingSoon.net di come è stato realizzato questo film-tributo, considerato da loro più un grosso backstage che un film-concerto. Ecco alcuni passaggi particolarmente interessanti:

 

Quanto tempo ci vuole per creare un concerto-spettacolo di questo tipo? Ricordo che il tour venne annunciato a marzo, ma ci stavate già lavorando all'epoca?
Kenny Ortega: no, decisamente no. Michael mi chiamò prima dell'annuncio, a Marzo, e iniziammo a lavorarci ad aprile. Iniziammo con il mettere insieme il team e lavorare a livello concettuale. Alla fine di aprile i ballerini iniziarono a lavorare, la prima settimana di maggio arrivarono i musicisti, vero?
Michael Bearden: La band iniziò ai primi di maggio, anche se io mi misi al lavoro prima, arrivai prima dei ballerini.
Ortega: mettemmo insieme il team, poi raggruppammo i ballerini, i cantanti e i musicisti. Intanto Michael stava lavorando privatamente con Travis, per organizzare le proprie routine di ballo e le musiche. A maggio ci trovammo tutti quanti al Forum.

E' il Forum che vediamo nel film?
Ortega: il forum e lo Staples Center. Ci sono cinque luoghi nel film: l'O2, dove Michael fece l'annuncio stampa, il Nokia Live, dove organizzammo le audizioni per i ballerini, poi Center Stages, dove ci incontrammo con ballerini e musicisti per i primi meeting, e poi Forum e Staples per le prove sul palco.

Quindi vedremo anche le audizioni e il resto?
Ortega: sì.
Travis Payne: La storia del film è "cosa sarebbe stato This Is It". Mostra l'intero processo creativo dall'inizio.

Chi ebbe primo l'idea di fare tutto questo, di girare questo backstage?
Ortega: Prima di tutto i fan. Appena Michael morì, mentre tutti erano sconvolti e noi fermammo la produzione, i fan ci fecero capire che avevano i biglietti del tour e che volevano vedere di cosa si sarebbe trattato. Ci chiesero di condividere con loro quello che Michael stava facendo." La sua famiglia venne da noi e ci disse che questa cosa andava fatta. Inizialmente fummo dubbiosi, ma poi fummo tutti d'accordo sul farlo.

A che punto iniziò il lavoro sul girato? Dev'essere stata dura.
Bearden: dopo il memorial, si parlò di un concerto-tributo. Nel frattempo ci fu l'asta per i diritti, e una volta che la Sony li acquistò tutti i discorsi sul concerto si fermarono. La Sony chiamò noi tre e iniziammo a guardare il girato…
Ortega: 80 ore di girato.
Bearden: Fu dura perché non avevamo ancora affrontato quel materiale.

Non tutte e 80 le ore di fila, immagino.
Ortega: No, no, ma essenzialmente ne abbiamo viste abbastanza per capire che c'era del materiale per realizzare qualcosa, era metà luglio e iniziammo a discuterne dal punto di vista musicale e del concetto. Lasciammo ai montatori un piano concettuale e una direzione, e loro in due settimane tagliarono il girato riducendolo a sei ore. Tornammo, e avevamo davanti il film che volevamo realizzare.

Questo film non sembra un film musicale, ma un backstage vero e proprio.
Ortega: Quando iniziammo a lavorarci, pensammo che poteva raccontare la storia del più grande show che nessuno vedrà mai. Sono sempre stato contrario al trasformarlo in un film-concerto. E' sempre stato un work-in-progress. Non è mai diventato un concerto. Il film a un certo punto ha iniziato a reggersi da solo, e così abbiamo davanti 111 minuti di pura musica: il suono, opera di Paul Masi (premio Oscar che ha mixato Shine A Light, il film di Scorsese sui Rolling Stones), è straordinario. E così abbiamo davanti un mosaico che vive a metà strada tra il documentario e il concerto.

Nel frattempo, il New York Times fa due conti in tasca alla Sony, che per comprare i diritti di distribuzione mondiali del film ha speso circa 60 milioni di dollari (escluso il marketing). Il quotidiano spiega che negli USA il film è uscito in 3.400 cinema, e che molti spettacoli hanno dato il tutto esaurito. Sembra che lo spettacolo di mezzanotte dell'altra sera abbia incassato 2.2 milioni di dollari, una cifra molto alta per un film a ottobre. Per quanto riguarda l'italia, si parla di 380mila euro nel primo giorno di programmazione: cifra non semplicissima da decifrare considerando la particolarità del prodotto. Comunque, pare che oggi le cose andranno anche meglio (con diversi spettacoli esauriti).

Uscito in contemporanea mondiale, il film è stato distribuito in 18.000 cinema in tutto il mondo (tra cui 2.400 in Cina, un vero record per la Sony). All'estero il cantante ha avuto meno danni di immagine a causa dei suoi guai legali, e così la Sony si aspetta risultati oltre le aspettative. Per quanto riguarda gli USA, si parla di almeno 50 milioni nei primi cinque giorni (anche se giorni fa girava voce che la Sony si aspettasse 250 milioni in tutto il mondo nella prima settimana).

Vi terremo aggiornati sui risultati…

 

I biglietti dell'evento italiano sono in vendita da domenica 27 settembre su Sony Pictures Releasing.

I fan italiani di Jacko hanno inoltre la possibilità di inserire la propria foto nel mosaico ufficiale di This Is It: basta caricare l’immagine in questa pagina.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

 

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