Fonte: /film.com, ropeofsilicon

Quando Ridley Scott ha annunciato di voler dirigere il film di Monopoli tutti siamo rimasti piuttosto sorpresi. Lo stupore aumenta ulteriormente ora che scopriamo l'idea che ha convinto produttori e regista a mettere in moto il progetto.
A svelarla è stato il giornalista del Los Angeles Times Geoff Boucher, che intervistando il produttore Frank Beddor (Tutti pazzi per Mary) a proposito di alcuni suoi romanzi ispirati ad Alice nel paese delle meraviglie ha scoperto che è stato proprio lui a realizzare il soggetto di Monopoli ormai due anni fa. Il coinvolgimento di Beddor con il film di Monopoli curiosamente non era mai stato menzionato da nessun'altra fonte (nè Variety, nè imdb), ma ciò non gli ha impedito di prendersi il merito di aver persuaso la Hasbro e il regista a realizzare il film.

L'approccio adottato ricorda film come Jumanji e Zathura, con un tocco di Alice nel paese delle meraviglie. E' lo stesso Beddor ad ammettere di aver immaginato il protagonista che cade nella "tana del coniglio" ritrovandosi in un universo parallelo chiamato Monopoly City.
Ma in cosa consiste esattamente la storia da lui inventata? Il personaggio principale è il classico amabile e comico perdente, che vive a Manhattan e lavora come agente immobiliare con scarsa soddisfazione; la sua vera passione è invece il Monopoli, e intende infatti battere il record mondiale della più lunga partita a Monopoli di sempre (oltre 70 giorni consecutivi).
Dopo una partita con gli amici lasciata a metà per un litigio, l'uomo getta sbadatamente sul banco una carta possibilità prima di andare a dormire, e al suo risveglio… ebbene sì, lo avrete già capito, si ritrova nel mondo parallelo.

Con le tasche piene di soldi del Monopoli esce dalla "bottega delle possibilità" in cui si è svegliato e comincia la sua avventura. Dovrà infatti scontrarsi con i fratelli Parker al gioco del Monopoli e sconfiggerli per tornare a casa. Ci sono tutti gli elementi classici del gioco, l'auto d'epoca , il cavallo, la cariola (nell'edizione italiana del gioco le pedine hanno simboli diversi) e lo zio Pennybags che comparirà in vari ruoli, da maître al ristorante a uomo col paseggino a portiere all'ingresso del teatro…
Detta così, in effetti l'idea lascia tutti piuttosto perplessi.
Beddor ci tiene a precisare però che il film per lui non è solo una storia di denaro e potere, ma una metafora della vita con un personaggio che affronta un viaggio difficile con coraggio, e molto del fascino del film dipenderà dalla ricchezza visiva adottata dal regista. Ma come ha potuto Ridley Scott accettare di dirigerlo? Semplice, era un fan del gioco fin da bambino.

Dopo questa spiegazione è difficile rimanere convinti che questo film sia una buona idea, ma bisogna considerare che il soggetto è vecchio di due anni e che è soltanto il punto di partenza da cui la sceneggiatrice, Pamela Pettler, partirà per trarre una storia che potrebbe in larga misura cambiare, e i dettagli sulla trama usciti in precedenza sembrano confermare questo allontanamento dal concept originale.
Con l'attuale crisi economica, il film di Monopoli potrebbe effettivamente diventare una riflessione molto attuale sul mondo della finanza, e speriamo che non si limiti a una superficiale rivisitazione del gioco in scatola…