Fonte: LA Times

Non sono solo i fan ad attendere fremendo il 20 gennaio: quando il giudice Gary A. Feess deciderà ufficialmente se far uscire Watchmen o no saranno i produttori del film, che per anni e anni hanno tentato di portarlo sul grande schermo, a tirare un sospiro di sollievo o a sentirsi mancare.

Per la prima volta il produttore Lloyd Levin dice la sua sull'argomento, e lo fa in una lettera aperta che getta nuova luce sulla questione, mostrandoci il punto di vista di chi è direttamente coinvolto nella realizzazione di questo colossale e atteso film.

La lettera, disponibile per intero in questa pagina, presenta alcuni passaggi decisamente interessanti:

Nessuno è più consapevole dell'ironia di questa causa più di Larry Gordon e me, che abbiamo cercato di fare questo film per anni e anni. C'è una intera lista di persone che hanno rifiutato la possibilità di fare un film basato sulla graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons, e sembra una specie di elenco di personalità di Hollywood. Ci è stato detto che il fumetto era infilmabile. Dopo l'undici settembre alcuni pensarono pure che i temi della storia erano troppo vicini alla realtà per essere accettati da un pubblico generalista.

E così è infinita anche la lista dei "no" che ci hanno dato le varie major nel corso degli anni. Larry e io abbiamo sviluppato sceneggiature per cinque major diverse. Abbiamo avuto due false partenze per la produzione del film. Abbiamo coinvolto registi promettenti. C'erano grosse star interessate. A un certo punto c'erano centinaia di persone coinvolte, i set erano già costruiti e un regista di prim'ordine, assieme ad artisti di alto livello, erano stati assunti, finché la major coinvolta non perse fiducia e non finanziò più il progetto.

(…) Uno dei motivi per cui il film è stato fatto è che la Warner ha deciso di impiegare tempo, soldi ed energie per sviluppare e realizzare questo progetto. Se Watchmen fosse stato ancora proprietà della Fox la decisione di girare il film non sarebbe mai stata presa semplicemente perché lo studio non era interessato a procedere.

(…) Per il bene degli artisti coinvolti, per le centinaia di persone, executive, filmmaker, attori, troupe, che hanno investito il loro tempo e i loro soldi, dedicando una buona porzione della loro vita a portare questo progetto straordinario sul grande schermo, la risposta alla domanda "cosa è giusto fare?" è molto chiara: la Fox dovrebbe rinunciare alla causa.

Tutto molto toccante: è interessante leggere il punto di vista di chi è direttamente coinvolto nella realizzazione del film, visto che sinora avevamo sentito solo le accuse di due major che si rimbalzavano le responsabilità a vicenda. Levin e gli altri produttori subiranno le dirette conseguenze della decisione di Feess, e potrebbero veder piombare nel limbo ancora una volta un progetto che hanno sviluppato per anni.

Ma c'è un problema: si parla di moralità, di arte, di giustizia, dimenticando totalmente l'aspetto principale della questione, ovvero quello legale. Se, come Feess ha già stabilito a dicembre, la Fox possiede ancora i diritti di distribuzione del film, ha tutto il diritto di reclamarli. Stiamo parlando di business, di industria dell'intrattenimento, di centinaia di milioni di dollari e di major coinvolte: la stessa Warner ha fatto causa a un film indiano intitolato "Hari Puttar" perché assomigliava al nome Harry Potter, di cui detiene i diritti. E la Warner ha accettato di realizzare Watchmen sei mesi dopo l'enorme successo di 300, quindi se vogliamo il vero merito è di Zack Snyder e della sua influenza su una major che prima non avrebbe investito un centesimo su un film giudicato poco commerciale (come accadde con 300, sviluppato a basso budget). 

Poche ore dopo l'uscita della lettera di Levin, è arrivata la notizia che Larry Gordon (il vero responsabile di tutto questo pasticcio) ha mandato una lettera a Feess, come segnala l'Hollywood Reporter in questo articolo molto completo:

 

Con una mossa poco ortodossa, il produttore ha mandato una lunga lettera al giudice della corte distrettuale Gary Feess incolpando la Fox e i suoi avvocati per l'intera situazione, e offrendo la sua versione dei fatti che hanno portato la corte a decidere che la Fox abbia i diritti di distribuzione del film.

La decisione del 24 dicembre di Feess vuole significare che Gordon, che non ha parte in causa, non si assicurò di avere tutti i diritti di Watchmen dalla Fox prima di vendere il progetto alla Warner Bros. Il giudice ha anche detto che Gordon si "è rifiutato di testimoniare per rispondere a domande importanti sulla questione, e che quindi ora come conseguenza di ciò non verrà ascoltato quando vorrà parlare".

Gordon è rimasto in silenzio fino a mercoledì, quando in una lettera mandata dai suoi avvocati a Feess ha dichiarato di essere stato sottoposto a "un significativo scorno pubblico" per il suo ruolo nella battaglia legale, sostenendo di aver fatto del suo meglio per rispondere alle domande.

Il giudice Feess si è rifiutato di leggere la lettera, rispondendo in breve che si trattava di una "comunicazione impropria" in violazione delle decisioni della corte.

Nella lettera, Gordon difende le sue azioni durante i negoziati di due accordi-chiave con la Fox all'inizio degli anni novanta e durante la causa in corso. Inoltre porta diverse pagine scritte, come prova delle sue risposte alle domande per la testimonianza.

"Mr. Gordon testimoniò con chiarezza di non ricordare alcuna conversazione con i rappresentanti della Fox nel 1994 riguardo a Watchmen", così scrive nella lettera. Gli avvocati di Gordon si riferiscono all'accordo del 1994 firmato da Gordon e dalla Fox, che gli davano il permesso di vendere il progetto. Durante i negoziati di quell'accordo, Gordon sostiene che lui e i suoi avvocati non fossero a conoscenza di un accordo del 1991 che garantiva alla Fox i diritti di distribuzione del film e una parte dei profitti che Gordon avrebbe ottenuto dall'uscita del film. [Sarebbe stato l'avvocato della Fox a non mandargli parte della documentazione.]

Feess sostiene che Gordon non aveva il controllo totale di Watchmen perchè non rimborsò totalmente la Fox dei costi da essa sostenuti per lo sviluppo del film. Nella sua lettera Gordon spiega che quanto fece in base di quell'accordo del 1994 fu il risultato SIA di un errore di entrambe le parti durante i negoziati, sia del proprio avvocato, nel quale riponeva totale fiducia.

Giovedì gli avvocati della Warner, della Fox e di Gordon si sono rifiutati di commentare. Le parti si incontreranno oggi nell'ufficio di Feess per decidere i tempi secondo i quali il giudice deciderà se permettere o meno alla Fox di fermare l'uscita del film. Numerose fonti sostengono che le parti sarebbero vicine a un accordo, ma entrambe hanno negato la cosa.

 

Insomma, Gordon si libera parzialmente dalle responsabilità, ma questa sua lettera non ha alcun valore (se non quello mediatico) vista la decisione della corte di non ascoltarlo. Tuttavia, almeno capiamo da che parte sta il produttore, nonostante sostanzialmente dia ragione alla Fox (dicendo che sì, i diritti ce li ha ancora lei, ma "per colpa del mio avvocato", citando quello che dicevano tutti i detenuti nelle Ali della Libertà).

Il problema è che la situazione sta lentamente degenerando, e che da qui al 20 gennaio potrebbe capitare veramente di tutto.

Una causa legale appassionante, certo, ma anche molto stressante per i fan di Watchmen

 


  

Tutte le nozie sul caso in ordine cronologico:

  • 12-02-2008: La Fox querela la Warner
  • 19-08-2008: Grossi guai legali per Watchmen
  • 21-08-2008: Fan infuriati con la Fox
  • 22-08-2008: Watchmen, la situazione legale
  • 31-08-2008: Entra nel vivo la battaglia su Watchmen
  • 28-09-2008: Watchmen in causa per colpa di Batman
  • 17-12-2008: Processo rinviato a gennaio
  • 25-12-2008: Il giudice interviene a favore della Fox
  • 27-12-2008: Watchmen: chi controlla il film?
  • 29-12-2008: Malin Ackerman su Watchmen e il boicottaggio
  • 30-12-2008: Watchmen è davvero in pericolo
  • 07-01-2009: Il giudice deciderà se rinviare Watchmen

 

Per tutte le informazioni sul film, il cast, la trama, le foto, le numerose locandine e i video vi rimandiamo alla nostra scheda.

Watchmen esce il 6 marzo 2009.