Fonte: scifi

Parlando ai giornalisti del Comic-Con, Peter Jackson ovviamente ha risposto a diverse domande su Amabili Resti, il suo prossimo film in odore di Oscar (uscirà proprio in tempo per la stagione 2010). Mancano pochi mesi all'uscita della pellicola, e il 6 agosto vedremo il primo trailer: finalmente, il regista parla diffusamente della realizzazione di alcune scene del film e del ricco cast.

Ecco alcuni punti interessanti di una intervista di Sci-Fi Wire:

Questo film, ovviamente, è qualcosa di molto diverso dai tuoi recenti blockbuster. Mentre lo giravi ti sei sentito come quando hai girato Creature del Cielo?
Sì, è stata una esperienza paragonabile a quella di Creature del Cielo, ed è per questo che l'ho girato per certi versi. Sapete, ho fatto quattro enormi blockbuster di fila, e volevo provare qualcosa di difficile e di diverso. Sono come tutti gli altri: voglio provare cose che non sono sicuro di riuscire a fare. E così questa per me è stata una sfida molto interessante. Adoravo il libro, piansi quando lo lessi. E' un libro molto personale, quando leggi quel libro ti rendi conto che è basato sulle esperienze personali di tutti noi, se abbiamo amato qualcuno che poi abbiamo perso. (…) Quindi il film è molto personale, è una interpretazione mia, di Philippa Boyens e di Fran Walsh. E' un romanzo difficile da adattare, devo dire. Non si adatta ad alcuna struttura cinematografica. E non lo abbiamo seguito alla lettera: ci sono intere sezioni del libro che abbiamo dovuto saltare. Altri pezzi, invece, li abbiamo sviluppati: è un vero e proprio adattamento personale, non una copia letterale.

E quanto della tua idea di aldilà hai messo nel film?
In realtà è l'impressione di Susie: la protagonista ha 14 anni, quando muore nel 1973. L'aldilà che vediamo è un aldilà molto anni settanta, ed è stato fatto così volutamente. Per fare ricerca su questo tema abbiamo studiato La Famiglia Partridge. Che non è qualcosa che andresti a vedere per pensare all'aldilà. Anche se forse qualcuno lo fa, non so.
La gente ne parla come se fosse il paradiso, ma nel romanzo non si va mai in paradiso, né lo si vede. E' un posto a metà. L'idea, basata sul romanzo, è che l'esperienza di ciascuno è basata sulla propria vita terrena. Quello che Susie vive nell'aldilà è basato sull'esperienza di una 14enne degli anni settanta: la cultura pop nella quale è vissuta, e le sue esperienze di vita.
Susie è anche meravigliosamente divertente. Non abbiamo fatto niente di strappalacrime o deprimente. Volevamo che fosse tutto molto vivo: la cosa bella di Susie è che non prova mai pena per se stessa, è meravigliosamente ironica, fa osservazioni pungenti quando vede la sua famiglia piangere la sua morte, o quando vede il suo killer, la polizia che indaga. Questo la fa impazzire, ovviamente, ma in modo divertente. E poi le viene questa terribile idea di usare suo padre come arma contro il killer, cosa che (imparerà successivamente) è un errore. Ma lo realizza un po' troppo tardi, il che porta tutto a conseguenze molto interessanti. 

Guardando le scene che avete mostrato, è chiaro che ci saranno dei cambiamenti di tono molto netti nel film. Queste scene con la madre sembrano un po' più dark e pesanti, mentre quelle in paradiso sono più chiare. In che modo avete bilanciato queste cose, e quanto è stato difficile?
Bilanciare i toni, sì. Le scene più serene, ad esempio, sono quando nel film Susie si diverte nell'aldilà: hai questa percezione di libertà, è una esperienza incredibile, terribilmente allucinata. Ma lei si rende anche conto di quello che sta succedendo: sente e vede quello che succede intorno a lei, ma non viene sentita. Non è facile per lei non essere sentita dalla sua famiglia. Non è un fantasma vero e proprio, quindi diventa molto frustrata. Quindi anche se inizialmente si diverte molto della sua condizione, alla porta il tono del film verso qualcosa di più thrilleroso.

Come è andato il casting di Mark Wahlberg? Molti fan del libro hanno avuto dei problemi a immaginarlo nei panni del padre.
Noi lo adorammo nella commedia Le strane coincidenze della vita, e una delle caratteristiche di Jack Salmon è che è ossessivo. E' ossessivo in maniera quasi comica ed educata, anche nella relazione con sua figlia. Quindi quando lei muore si sente molto in colpa, ma inizia a ossessionarsi nel cercare il colpevole. Quindi volevamo qualcuno che non interpretasse quella parte troppo intensamente, diventando deprimente. Volevamo uno che fosse un po' pazzo, e ci piacque molto la folle ossessività del personaggio di Mark Wahlberg ne Le strane coincidenze della vita.  

Stanley Tucci sembra molto diverso dai suoi soliti ruoli.
Sì, beh, Stanley adorava l'idea di interpretare il ruolo, ma penso temesse molto per la propria vita personale, perché il suo personaggio è veramente crudele: interpreta un personaggio disgustoso. Una delle cose su cui abbiamo dovuto lavorare è stato il look per Mr. Harvey, ovvero il killer. E' il tipico vicino della porta accanto, quindi dovevamo farlo sembrare la persona tipica degli anni settanta. A Stanley però piaceva anche l'idea di sembrare il meno Stanley Tucci possibile, in modo da salvare la propria faccia nella vita reale.

Nel cast di Amabili Resti ci sono Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon e Stanley Tucci, mentre Saoirse Ronan è la piccola Susie.

Amabili Resti esce l'11 dicembre in USA, da noi il 29 gennaio 2010. tutte le informazioni sul film, il cast, i video e le foto le trovate in questa scheda. 

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