Fonte: THR, Los Angeles Times, Nikki Finke

Soltanto pochi giorni fa era alla D23 Expo ad annunciare le novità della sua compagnia cinematografica, ma da oggi Dick Cook non ha più nulla a che fare con i Walt Disney Studios, che ha guidato per gli ultimi sette anni. Dopo 38 anni di onorata carriera (l'esordio come pilota di un trenino di Disneyland), il popolare presidente lascia la Disney dall'oggi al domani. Le voci – principalmente Nikki Finke – sostengono che sia stato licenziato dal CEO Robert Iger (con lui sul palco al D23 Expo la settimana scorsa), ma le dichiarazioni ufficiali sull'Hollywood Reporter sostengono che se ne vada per una sua scelta. "Quello che dirò," ha dichiarato Cook, "è che durante la mia permanenza a capo della compagnia abbiamo raggiunto risultati industriali incredibili." Nello stesso articolo, Iger tesse le sue lodi, ma è cosa nota che il CEO Disney imputasse principalmente al settore cinema guidato da Cook la responsabilità per alcuni deludenti risultati degli anni scorsi.

dick cookEd è qui che i rumour della Finke si fanno strada. Cook era considerato da tutti, a Hollywood, una splendida persona, uno dei pochi CEO umani, ma molte sue scelte sono state criticate dagli stessi executive della Disney: nell'ultimo anno i risultati di critica e di incasso di diversi film Disney (Bedtime Stories, I Love Shopping, G-Force) sono stati molto inferiori alle aspettative (anche se non si registrano particolari flop), a eccezione della Pixar, e a quanto pare una testa doveva pur saltare. 

Ma Cook è responsabile di alcuni dei rapporti più stretti e vitali della compagnia cinematografica, e dimissioni così brusche da far rumoreggiare un licenziamento hanno sconvolto molti dei registi e produttori della Disney che con lui avevano un legame professionale e di amicizia: persone come John Lasseter, Robert Zemeckis, Steven Spielberg (che si dice sia sconvolto), Jerry Bruckheimer stesso, Tim Burton.

Uno dei rapporti più stretti Cook lo aveva con Johnny Depp, che ha contattato personalmente a Londra per annunciargli le sue dimissioni. L'attore è rimasto sotto shock, riporta il Los Angeles Times, e al quotidiano ha fatto delle dichiarazioni molto dure, mettendo in discussione il suo coinvolgimento in Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides:

"Era la persona più dolce sul pianeta, un vero gentiluomo." Depp, che ha detto che con le dimissioni di Cook il suo entusiasmo per un quarto episodio di Pirati dei Caraibi si è molto ridimensionato, sostiene che "sembra che tutta Hollywood sia sconvolta." Cook lo aveva chiamato poche ore prima per dargli personalmente la notizia. "E' un vero gentiluomo, mi ha chiamato di persona. Mi ha detto: 'vorrei che lo sentissi da me prima che da altre persone, o leggerlo da qualche parte.' Ha detto che era il suo ultimo giorno, e non mi ha spiegato perché." Depp ha aggiunto: "Non ne sapevo nulla, non c'era ragione per pensare che potesse succedere una cosa simile."

Il fatto è che è proprio grazie a Cook che Depp ha iniziato a lavorare con la Disney. Il presidente aveva cercato per anni di trovargli un posto nella compagnia, prima come doppiatore, poi proponendogli una idea che a Depp piacque moltissimo: "Mi disse: 'Stiamo pensando a questo film di Pirati dei Caraibi', e io risposi che volevo entrarci, prima ancora che fosse stato steso lo script."

Depp ha detto che una delle ragioni per cui entrò nel cast del film fu il fatto che si fidava di Cook. "E' una persona di cui ci si fida subito. E di solito non si incontra gente simile a Hollywood. E' una bestia rara. Quando le cose iniziarono a complicarsi per il primo film di Pirati dei Caraibi, e altri executive della Disney si mostrarono poco entusiasti della mia interpretazione di Jack Sparrow, Dick mi ha aiutato dal primo istante. Si fidava di me," ha spiegato Depp. "Mentre alcuni di loro si opponevano alla mia mimica, Cook era completamente dalla mia parte."

Per quanto riguarda il quarto film, Depp ha detto di avere un accordo quadro con la Disney che dipende da quanto è buono lo script, ma la sua passione per il progetto al momento è stata pesantemente minata dalla notizia che Cook non sarà più coinvolto. "C'è un taglio, una spaccatura nel mio entusiasmo al momento. Era nato tutto in quell'ufficio. (…) Lui lavorerà sempre da qualche altra parte, e io sarò pronto a lavorare ancora con lui. Considero Dick un amico all'interno di un sistema malato. E' una persona che io comprendo, e lui comprende me."

Intanto già si pensa al dopo-Cook. C'è chi sostiene che il suo successore sarà John Lasseter, attualmente a capo della Pixar e della Disney Animation (e non è detto che abbia intenzione di cambiare ruolo), altri sostengono che con la Marvel ormai inserita nella Disney, un ottimo modo di integrare le due compagnie sarebbe nominare Kevin Feige (a capo dei Marvel Studios) come presidente dei Walt Disney Studios. Vi terremo aggiornati…

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