In questa perla di film Richard Curtis riesce in due miracoli: il primo è raccontare una storia realmente sentimentale attingendo ad un repertorio solitamente fallimentare che oscilla tra il romanticismo dichiarato e il buonismo familiare, senza mai rendere questi due elementi indigesti ma anzi donando l'illusione di un impossibile realismo umano, il secondo è rendere l'uso in chiave romantica e strappalacrime di Il mondo di Jimmy Fontana un momento per nulla kitsch, anzi realmente commovente (no dico: Il Mondo di Jimmy Fontana!).

Tra queste due componenti del resto oscilla tutto Questione di tempo, smielato ma mai kitsch, capace di rinnovare e nobilitare la materia più bassa attraverso un'inedita e disarmante onestà sentimentale.

Dopo decenni di perfezionamento Curtis (che aveva iniziato scrivendo film originali e di successo come Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill e lavorando con Rowan Atkinson a mr. Bean) pare essere giunto alla p...