In questa perla di film Richard Curtis riesce in due miracoli: il primo è raccontare una storia realmente sentimentale attingendo ad un repertorio solitamente fallimentare che oscilla tra il romanticismo dichiarato e il buonismo familiare, senza mai rendere questi due elementi indigesti ma anzi donando l'illusione di un impossibile realismo umano, il secondo è rendere l'uso in chiave romantica e strappalacrime di Il mondo di Jimmy Fontana un momento per nulla kitsch, anzi realmente commovente (no dico: Il Mondo di Jimmy Fontana!).
Tra queste due componenti del resto oscilla tutto Questione di tempo, smielato ma mai kitsch, capace di rinnovare e nobilitare la materia più bassa attraverso un'inedita e disarmante onestà sentimentale.
Dopo decenni di perfezionamento Curtis (che aveva iniziato scrivendo film originali e di successo come Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill e lavorando con Rowan Atkinson a mr. Bean) pare essere giunto alla p...
Al suo terzo film da regista e ottavo da sceneggiatore il mago delle commedie britanniche centra totalmente il bersaglio e realizza il più onesto film sui sentimenti di quest'annata...
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