Quando un attore deve calarsi meglio nella parte o studiare il suo ruolo sappiamo, per esperienza, che non esiste una regola fissa capace di aiutare un interprete a vivere nel miglior modo possibile il proprio alter ego artistico. Uno degli aspetti più importanti è il capire come o perché un personaggio agisca in una determinata maniera. O, nel caso di Spider-Man perché abbia delle movenze così peculiare.

Per giustificare la specifica percezione spaziale dell'Arrampicamuri in The Amazing Spider-Man di Marc Webb, Andrew Garfield, che nel film interpreta Peter Parker, si è domandato “Se una buona percentuale del tuo sangue fosse costituito da DNA di ragno, come ti comporteresti?”.

Ecco la risposta che l'attore si è dato in questa intervista pubblicata da Hero Complex:

Mi sono messo a studiare i ragni, i loro movimenti e come agiscono e ho cercato di incorporare queste cose (nella mia recitazione, ndr.) per quanto possibile. E' un ragazzo/ragno nelle movenze e non solo quando porta il costume. Questo influenza anche il modo in cui interagisce con le persone. Un ragno è molto sensibile, la sua pelle reagisce ad ogni stimolo. E' questo il punto alla base del senso di ragno e su come tale elemento prende forma. Provate ad immaginare che tutta la vostra pelle sia sensibile come quella di un ragno: la minima raffica di vento ti sembrerebbe un tornando! Sareste sempre soggetti a costanti stimoli. Cosa comporta tutto questo? Ruota tutto intorno al come si adatta a ciò. Ho pensato a cosa potesse significare avere più gambe, più braccia e una particolare consapevolezza dello spazio. Un ragno si muove in su, all'ingiù, di lato, in maniera circolare. Non è lineare e ha una padronanza dello spazio che gli consente di essere qui e poi là grazie alla sua incredibile velocità. La quiete di un ragno, la sua leggerezza, sono altri aspetti che ho trovato interessante studiare.