Ora che L'Uomo d'Acciaio ha ottenuto un grande successo finanziario, la Warner Bros. sembra aver capito quale direzione intraprendere per sviluppare gli adattamenti cinematografici dell'Universo DC Comics.

Anni fa, nel 2007, George Miller stava per girare un film sulla Justice League incentrato su supereroi molto giovani, ma il progetto venne fermato a poche settimane dall'inizio delle riprese, e oggi il sito Superhero Movie News (via Playlist) ha pubblicato una lunga recensione dello script di quel film, disponibile online nella sua interezza anche se sin dal 2008 la Warner non vuole che questa sceneggiatura sia disponibile pubblicamentge.

Lo script è incentrato su sette supereroi: Batman, Superman, Wonder Woman, Lanterna Verde, Flash, Martian Manhunter, Aquaman. Batman spia gli altri sei attraverso un potente sistema satellitare, e la storia parte da questo fatto per approfondire una sorta di commento sociale mescolato, ovviamente, a tanta azione. Inoltre imposta un universo cinematografico supereroistico piuttosto bizzarro, un vero e proprio cross-over sperimentale che tuttavia avrebbe potuto compromettere eventuali adattamenti futuri (ed è questo uno dei motivi per cui è stato fermato). La sceneggiatura, scritta da Kieran e Michele Mulroney, è basata su tre archi narrativi di fumetti: JLA: Tower of Babel, Superman: Sacrifice e Crisis on Infinite Earth #8.

Spiega la recensione di SMN:

Una delle lezioni che insegna la storia di Justice League: Mortal è molto applicabile all'era moderna. Ovvero che a volte bisogna fidarsi delle persone. Nello script, Batman ha creato Brother Eye, un programma in stile Skynet che guarda il mondo metaumano e può terminare qualunque essere in qualunque momento, se necessario. Batman non si fida delle persone che hanno i poteri, e teme che possano conquistare il pianeta. Comunque personaggi come Superman, Wally West, Flash e Iris Allen gli dimostrano che fidarsi delle persone non è male, e che bisogna cercare il lato buono in ciascuna persona, anche se molto potente.

Un'altra lezione è come essere un eroe. Nel corso della storia Barry Allen (Flash) desidera sacrificare se stesso per le perone che ama e per tutto il mondo. Si sente estraneo ed emarginato dalla comunità dei supereroi, ma rimane saldo sui suoi principi tanto da volersi sacrificare. Stesso dicasi per il nipote, Wally West, che continua a cercare di salvare il mondo e cerca anche di aiutare Barry finché questi non gli dice di no.

Mortal contiene anche un commento sociale sull'aiuto da dare agli altri. L'intera storia di Maxwell Lord che sabota Brother Eye, gli OMAC, e cerca di conquistare il mondo è incentrata sul fatto che nessuno ha mai aiutato lui e i suoi simili nel momento del bisogno. Lui è impazzito perché nessuno lo ascoltava e gli stava vicino.

Infine i villain del film sono ovunque: i villain del film sono gente normale, ordinaria. Talia è una persona qualunque, anche Maxwell Lord (con o senza la telepatia),

Potete leggere l'intera recensione dello script, in inglese, qui.

 
 

Il cast della pellicola di George Miller prevedeva Armie Hammer come Batman e D.J. Cotrona come Superman. Megan Gale doveva interpretare Wonder Woman, Common doveva interpretare Lanterna Verde, Adam Brody doveva interpretare Flash, Hugh Keays-Byrne doveva interpretare Martian Manhunter, Santiago Cabrera doveva interpretare Aquaman e Teresa Palmer doveva interpretare Talia Al Ghul. Baruchel era nel cast nel ruolo di Maxwell Lord.

 

justice league