Fonte: TheWrap  

In una lunga intervista inedita a Sharon Waxman, Amy Pascal della Sony Pictures rivela i piani per il remake dell'intera trilogia Millennium di Stieg Larsson, che la compagnia intende affidare interamente (per ora) a David Fincher, il quale l'anno prossimo si occuperù del primo film, Uomini che Odiano le Donne (in originale, The Girl with the Dragon Tattoo):

Uomini che Odiano le Donne è una grossa scommessa per voi. Avete i diritti per fare tutta la trilogia, vero?
Sì, è un grande franchise che avrà molta presa sul pubblico.

uomini odiano donnePresumo sia per questo che lo state facendo. Avete già un protagonista per il film?
No, non ancora.

E la ragazza?
No, ma stiamo facendo un casting mondiale per lei. Ogni attrice del mondo vuole quella parte, è uno dei migliori personaggi femminili da tempo immemore.

Ma non avrà un piercing al naso.
Oh, chi lo sa. Noi stiamo adattando il libro. Per questo abbiamo chiamato David Fincher. Dobbiamo fare davvero un adattamento, in tutta la sua gloria. Altrimenti perché fare il film? Saranno film vietati ai minori, perché mostreranno la scioccante verità di quello che sta accadendo sotto la superficie di questa società. Se non fai bene il film, non racconti la storia.

L'obiettivo è fare i film in 4, 5, 6 anni?
Farò i film il più in fretta possibile. Il primo uscirà a natale 2011. Speriamo che i due successivi arrivino in fretta, stiamo cercando di pianificare tutto proprio ora.

Potreste fare come Twilight e farne due in un anno, se voleste.
Lo so, ma non credo sia questo il caso.

Farete dirigere tutti i film a Fincher?
Sì, ci piacerebbe. Spero ce la faccia, anche lui vorrebbe.

Ancora non si parla ufficialmente di casting, per ora: tutte le attrici citate finora (Carey Mulligan, Ellen Page, Anne Hathaway) per il ruolo della protagonista sono da considerarsi rumour.

Scritto da Steve Zaillian (Schindler's List, American Gangster), il film non sarà un remake dell'omonimo film svedese (che prende le distanze dal romanzo di Larsson), ma un ri-adattamento da zero del libro.

 

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