Intervistato dal New York Times, Gary Ross ha rivelato di non aver dovuto tagliare praticamente nessuna scena da Hunger Games, e che quindi ben poco di nuovo apparirà nell'home video:

Il film che ho fatto uscire è il film che volevo, e non aggiungerei niente. E allo stesso modo, non farei mai un film troppo corto solo per stare dentro a una lunghezza massima. Sono convinto che un regista debba difendere il director's cut che ha in mente. Non inserirò scene "aggiuntive" nel DVD per lo stesso motivo. Ci sono però alcune parti del romanzo che non hanno trovato posto nella sceneggiatura, per esempio la sottotrama della SenzaVoce; che quindi non è mai stata neppure girata.

Sulla sfida più grande affrontata durante il lavoro:

La sfida era tenere vivo il senso di paura e tensione nella prima metà del film. Si rischiava che questi "giochi" sembrassero un concetto astratto (nella prima parte del film i Tributi non sono in IMMEDIATO pericolo di vita), eppure i personaggi sono destinati a morte quasi certa. In questo senso è stato cruciale il tono stabilito durante la Mietitura. Io e Steven Mirrione ci siamo assicurati che la tensione non calasse mai nella prima metà del film.

Sull'elemento di satira nella descrizione di Capitol City:

Il tono è la variabile essenziale nell'adattamento di un romanzo al grande schermo. Alcuni elementi che funzionano bene sulla pagina scritta (soprattutto per quanto riguarda gli eccessi di Capitol City) rischiavano di spezzare la tensione del film se spinti all'esasperazione. Poiché il romanzo lascia spazio all'immaginazione dei lettori, ha più margine di manovra di un film, dal punto di vista del tono. Ho dovuto fare attenzione affinché gli eccessi di Capitol City non apparissero satirici fino alla volgarità. Il punto era mantenere la tensione e la paura, cosa che al romanzo riesce benissimo.

Sull'architettura di Capitol City e le differenze con il Distretto 12:

Il contrasto tra i due luoghi è cruciale per mostrare l'alienazione di Katniss al suo arrivo. E molto di questo effetto è ottenuto con differenze di proporzioni. Capitol City doveva emanare un'aria autoritaria, imponente, mastodontica. Ovviamente Katniss doveva sentirsi piccolissima lì in mezzo. Io e Phil Messina (lo scenografo) abbiamo studiato varie correnti architettoniche che si proponevano di esprimere un senso di potere e autorità. Per quanto riguarda i colori, non abbiamo lavorato con il color timing (che è uguale in tutto il film), ma la palette cromatica del Distretto 12 è molto più smorta di quella di Capitol City. Però abbiamo agito sui colori solo nella produzione e nei costumi.

Qui sotto potete vedere il nuovo spot TV che va in onda in questi giorni in America, e sottolinea che il film è primo in classifica al botteghino. Attenzione agli SPOILER: lo spot contiene parecchie immagini inedite dei Giochi. Nel filmato, Cinna (Lenny Kravitz) dice a Katniss (Jennifer Lawrence): "Non mi è permesso scommettere, ma se potessi scommetterei su di te".

 

 

In Hunger Games vedremo Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Stanley Tucci ed Elizabeth Banks. Diretto da Gary Ross, e prodotto da Nina Jacobson con la Color Force in tandem con Jon Kilik e Lionsgate, Hunger Games esce in Italia il 1° maggio. Ulteriori informazioni sul progetto e sulla trama nella nostra scheda. Il secondo film, Catching Fire, uscirà a novembre 2013.