Suicide Squad: David Ayer interviene sulla questione dell'aggiunta di humor al cinecomic

A qualche giorno dalla diffusione del rumour, è lo stesso David Ayer a smentire che le riprese aggiuntive di Suicide Squad siano dettate dalla necessità di apportare "leggerezza"

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Come sappiamo sono ormai in corso le riprese aggiuntive di Suicide Squad, il cinecomic diretto da David Ayer e in uscita il prossimo agosto nei cinema.

Secondo i recenti rumour, diffusi inizialmente da Birth.Movies.Death e poi proseguiti nei giorni scorsi, sembrava che la Warner Bros. avesse bisogno di rendere meno cupo il film, soprattutto alla luce dell’accoglienza di Batman v Superman.

Adesso è il regista della pellicola a smentire la questione via Twitter:

Le riprese aggiuntive "a causa dell'umorismo" sono una sciocchezza! Quando uno studio apprezza il tuo film e ti chiede "che altro ti serve?" si va avanti!

Questa la sinossi del film:

È bello essere cattivi! Raggruppa una squadra composta dai più cattivi, pericolosi e galeotti supervillain, fornisci loro l’arsenale più potente a disposizione del governo e spediscili in missione per sconfiggere una misteriosa, enigmatica entità. L’ufficiale dell’Intelligence americana, Amanda Waller, ha individuato un ristretto manipolo di malvagi individui, gente che non ha nulla da perdere. Tuttavia, quando capiranno che non sono stati scelti per avere successo, ma per essere incolpati quando falliranno inevitabilmente, cosa cercherà di fare questa Suicide Squad? Morirà provandoci o ciascun deciderà per sé?

La pellicola, diretta da David Ayer, debutterà nelle sale americane il 5 agosto e il 18 agosto in Italia.

Nel cast del film Will Smith (Deadshot); Joel Kinnaman (Rick Flagg); Margot Robbie (Harley Quinn); Jared Leto (Joker); Jai Courtney (Boomerang); Cara Delevingne (Enchantress); Viola Davis (Amanda Waller); Jay Hernandez, Common, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Karen Fukuhara, Adam Beach, Scott Eastwood, Ike Barinholtz.

Scritto e diretto da David Ayer, il film è basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.

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