Fonte: collider

Durante una conversazione con Collider riguardo all'ipotesi di riconvertire Battle: Los Angeles e Il Calabrone Verde di Michel Gondry in 3D, il superproduttore Neal Moritz (la saga di Fast & Furious, Io Sono Leggenda, xXx, i film di Cruel Intentions) ha commentato l'intera questione della lotta tra 3D vero e 3D finto – un argomento che sta creando un vero e proprio dibattito nella Hollywood post-Avatar.

Ecco le sue dichiarazioni più interessanti a riguardo:

Ovviamente la rivoluzione del 3D sta colpendo con tutta la sua forza Hollywood. Sono stato allo ShoWest e si parlava solo di questo. Lei cosa ne pensa? Molte persone, me compreso, pensano che il 3D sia fenomenale quando un film viene girato in stereoscopia, cosa che invece non funziona con le riconversioni di film girati in 2D…
Io non ho troppi problemi con le riconversioni in post-produzione. Facciamo un passo indietro. Penso che il 3D sia una grande innovazione per l'industria cinematografica, ma spero che non si tratti solo di una bolla speculativa e non venga considerato la gallina dalle uova d'oro. Ora ci sono molte pressioni da parte degli studio perché tutti i film vengano riconvertiti in 3D. Quello che accadrà è che ci saranno delle ottime esperienze cinematografiche 3D per cui si pagherà volentieri il sovrapprezzo, e delle pessime esperienze. Spero che questa mentalità non faccia troppi danni uccidendo qualcosa che in realtà potrebbe portare grandi benefici all'industria. Penso che alcuni film siano ottimi in 3D, e altri no. E penso che quello che rende speciale il 3D verrà notato di meno se ogni film che verrà prodotto verrà fatto in 3D.
Se fossi uno dei capi di queste major cinematografiche farei un accordo con tutte le altre compagnie per produrre solo tre film 3D all'anno ciascuno, o comunque un numero ben definito di titoli. Non trasformiamo qualsiasi film in 3D. Prendiamo i nostri tre titoli forti dell'anno, o i film che riteniamo possano beneficiare dell'esperienza 3D.
Ora, Alice in Wonderland è stato riconvertito in 3D durante la post-produzione. Penso che sia venuto piuttosto bene. Non ho ancora visto Scontro tra Titani, e non so cosa pensare, ma ho visto molti test su film cui sto lavorando e che erano stati girati in 2D, e in 3D funzionano piuttosto bene. Probabilmente sono una delle prime persone ad avere il 3D a casa propria, ho un impianto Home Theatre in 3D. Questo weekend ho visto Dragon Trainer in 3D a casa mia [il bello di essere un superproduttore, ndt.] e a me e ai miei figli è piaciuto tantissimo.

Quindi quali sono le sue intenzioni? So che sta producendo alcuni film di alto livello, ha deciso di girarli direttamente in 3D o i test di riconversione l'hanno convinta a occuparsi del 3D solo in post-produzione?
Quello che ho imparato nelle mie ricerche è che se giri un film con un mucchio di effetti visivi o con moltissimi ambienti in computer grafica, è quasi meglio occuparsene direttamente in post-produzione. Se sto girando un film in live-action e penso di poter ottenere le scene che mi servono utilizzando le cineprese 3D esistenti, non vedo una ragione per cui dovrei aspettare la post-produzione per farlo. Ma ci sono delle limitazioni nell'uso delle cineprese 3D in termini di dimensioni, di peso, di luoghi dove si possono usare. Bisogna quindi ragionare anche sul costo. Inoltre va considerato anche quello che si vuole ottenere a livello creativo. Ora stiamo facendo dei test per decidere se vogliamo riconvertire Battle: Los Angeles e Il Calabrone Verde.

Al di là delle considerazioni sull'aspetto di un film riconvertito, Moritz tocca un punto decisamente importante che rende il dibattito sulle riconversioni in 3D ancora più acceso: un film come Alice in Wonderland è stato girato con un mix di 2D e 3D proprio per via dell'uso intenso della CGI e degli ambienti in computer grafica. Una delle difficoltà di Avatar, infatti, era stata l'inserire le riprese di attori dal vivo in 3D in ambienti CGI creati in 3D: ci risulta che sia meno complesso inserire riprese 2D all'interno di ambienti 3D. Inoltre, non sempre è possibile girare un film direttamente in 3D: è uno dei motivi per cui Michael Bay è tanto restio a "convertirsi" a questa tecnologia…  

 

 

neal h moritz

 

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