La Universal Pictures International Italy ha presentato oggi ai giornalisti, presso la Casa del Cinema di Roma, una preview di Transformers 3, il nuovo film di Michael Bay in uscita il 29 giugno in tutto il mondo.

Si trattava della stessa preview mostrata ai giornalisti americani il mese scorso (in questa notizia tutti i dettagli), con una premessa del direttore generale di Universal Richard Borg.

Borg ha spiegato che questo è il terzo anno della nuova era del 3D: sono stati realizzati grandi film in stereoscopia, alcuni dei quali sono diventati anche dei grandi successi e sono stati apprezzati dal pubblico, così come prodotti più mediocri, spesso riconvertiti in 3D. Quando stava iniziando a mettere insieme Transformers 3, Michael Bay è stato contattato da James Cameron, che lo ha convinto a girare il film in stereoscopia nativa: come sapete, Bay non ha mai amato particolarmente il 3D e il digitale, ma dopo l'esperienza di Transformers 3 si è detto molto soddisfatto della scelta, e ha raccolto la sfida di Cameron di utilizzare il 3D come uno strumento espressivo e narrativo. Borg ha aggiunto che la produzione ha voluto coinvolgere la crew di Avatar per girare il film nella massima qualità 3D possibile: come sappiamo, il risultato è un film realizzato al 60% in live action 3D nativo, al 20% in CGI 3D nativa e al 20% in 2D riconvertito (Bay ha voluto girare i primi piani in pellicola, per motivi puramente stilistici).

 

 

La preview è stata introdotta dalla featurette sottotitolata che vi abbiamo mostrato in questa notizia, e che in sostanza è un riassunto dell'evento che si è svolto il mese scorso ai Paramount Studios in cui Michael Bay e James Cameron hanno parlato di come è stato realizzato il film, e che potete rivedere qui sotto:

 

 

 
 
 
Nelle scene mostrate, a detta di Bay, la CGI non era ancora completata, il 3D non ancora perfezionato al 100% e il montaggio non era ancora definitivo. Detto questo, possiamo dire che il risultato è stato davvero convincente (anche se ci saremmo stupiti del contrario, trattandosi di un vero e proprio showcase).
 
Chi scrive non ha mai amato particolarmente Transformers (né in generale il cinema di Michael Bay), in particolare il secondo film. Basandosi su questa breve preview ovviamente non si può giudicare né la storia nè la sceneggiatura (vero problema del secondo episodio, che come sappiamo ha sofferto molto a causa dello sciopero degli sceneggiatori), ma si possono fare alcune considerazioni di massima. Innanzitutto, sembra che il 3D, e le limitazioni tecniche che esso impone sul set, abbia disciplinato una tendenza che Bay ha insita nel suo stile, ovvero lo stordire letteralmente lo spettatore. Le scene che abbiamo visto oggi erano più facili da seguire (rispetto agli episodi precedenti) soprattutto a livello di montaggio: è noto che il cinema 3D necessita di tagli di montaggio meno frequenti e di maggiori respiri, e il risultato sarà sicuramente un film meno fracassone rispetto ai due episodi precedenti (almeno questa è la speranza in base a quanto visto oggi).
 
La sorpresa, però, è che probabilmente questo ultimo episodio sarà il vero trionfo di Bay. Il regista sembra aver sfogato veramente tutto il suo estro, costruendo sequenze perfette per un popcorn movie 3D estivo (con derive catastrofiche). Una sequenza tra tutte, semplicemente folle (non pochi gli applausi in sala), l'abbiamo intravista nei trailer: durante un inseguimento, Sam (Shia LaBeouf) si trova dentro a Bumblebee (in versione veicolo), quando improvvisamente questi si trasforma in robot, scaraventa Sam in aria, distrugge un Decepticon e si ricompone in versione veicolo sempre intorno al malcapitato Sam.
 
Ma di momenti ai limiti del delirio ne abbiamo visti parecchi: da Shockwave che "rosicchia" un grattacielo dall'esterno (altra sequenza intravista nei trailer) alle astronavi Decepticon che distruggono Chicago, fino alla straordinaria (e lunghissima!) sequenza finale – girata in live action – in cui un gruppo di Skydiver si getta dagli elicotteri e vola per le strade di una Chicago letteralmente sotto assedio, inseguiti dai Decepticon.
 
 
E c'è da dire che, effettivamente, il 3D fa davvero la differenza. Bay sembra aver costruito il film con un linguaggio visivo studiato per la visione 3D, il che è esattamente quello che Cameron va predicando da anni. Scene ricche di dettagli in profondità e grandi effetti di scala (non meri effetti di popout) sembrano gli strumenti ideali da utilizzare un film in cui enormi robot giganti devastano la Terra (!).
 
Il materiale mostrato consisteva in una serie di sequenze: i primi cinque minuti del film (un flashback che, come noto, inquadra storicamente la corsa alla conquista della Luna come una "copertura" per andare a esplorare una astronave Autobot atterrata sulla faccia nascosta del Satellite in seguito a una colossale battaglia tra Autobot e Decepticon), una serie di scene 3D tratte dal film (tra cui momenti davvero apocalittici in una Chicago devastata dai Decepticon), la lunga sequenza dell'inseguimento in aria con gli Skydiver e il trailer italiano in un 3D impeccabile (più ancora di quello delle scene precedenti). Dal punto di vista della storia vera e propria, sembra che quest'ultimo episodio della trilogia di Michael Bay si addentrerà un po' più nella mitologia dei Transformers, il che non fa mai male, e un po' meno in scene comiche (anche se di recitazione è stato mostrato ben poco). E non è detto che questo episodio non ci regali momenti di grande fantascienza: molto suggestiva, in questo senso, la primissima scena sulla guerra a Cybertron.
 
Insomma, chi si aspetta un grande popcorn movie sappia che questa volta Transformers non dovrebbe deludere, almeno sul piano della spettacolarità e del 3D…