Qualche giorno fa, è stato lo stesso Ron Burgundy ad annunciare che Anchorman – La Leggenda di Ron Burgundy, capolavoro demenziale del 2004 diretto da Adam McKay, avrà finalmente un seguito.

Tuttavia, ad eccezione della comunicazione del lietissimo "via libera" dato al progetto dalla Paramount, non si sa praticamente niente sul film, a parte che praticamente tutta la squadra dell'Action 4 farà ritorno e che, presumibilmente, assisteremo a una parata di cammei di celebrità.

A fornire qualche vaghissimo accenno sulla trama, ci pensa ora McKay intervistato da Salon:

Non voglio rivelare praticamente nulla, ma vi darà un paio d'idee riguardanti quello attorno al quale ruoterà Anchorman 2. Ricordatevi che stiamo ancora scrivendo la storia, ma tenete a mente questa frase: battaglia per la custodia. E poi: Bowling for Dollars.

Cosa potrebbe significare tutto questo? Non ne abbiamo davvero idea, e visto l'elevato livello di nonsense delle avventure di Ron Burgundy non può che essere un bene. Probabilmente la battaglia per la custodia fa presagire che la relazione fra l'anchorman e la sua collega/partner Veronica Corningstone potrebbe essere finita male, mentre il bowling per i dollari si ricollega, forse, a un celebre gioco a premi televisivo in onda per quasi cinquant'anni negli Stati Uniti in cui i partecipanti vincevano un quantitativo di denaro in relazione alle loro performance nel gioco a base di bocce e birilli.

Molto interessate il passaggio dell'intervista in cui McKay, creatore insieme a Will Ferrell del sito di video comici FunnyOrDie, commenta la maniera in cui internet sta cambiando il nostro modo di avvicinarci ai film e alle serie tv:

E' fantastico. Naturalmente, avendo 43 anni e possedendo un sito internet, guardo un sacco di roba online. Ma mia figlia guarda solo quello, per lei la tv non esiste. Guarda solo il computer, così come i suoi amici. Vedono cul Pc gli show televisivi che sono stati trasmessi dalla tv. Si tratta di un cambiamento notevole. Questo si traduce in una maggiore quantità di film e show televisivi prodotti con un budget inferiore, cose in stile Paranormal Activity in cui l'80% di quello che viene fatto si basa sul talento, sui contenuti, la sceneggiatura, sulle interpretazioni. Poi è chiaro, ci saranno sempre gli imponenti spettacoli come Avatar e The Avengers, costruiti sugli effetti speciali, ma per il resto per me si tratta di una ventata di aria fresca.