In una nuova intervista con Digital Spy, l'esperto di effetti visivi Jason Smith – della nota Industrial Light & Magic – ha discusso delle sfide che si sono presentate durante la lavorazione a The Avengers, arrivato in home video ormai alcuni giorni fa (leggi la recensione della versione 2D e della versione 3D).

Smith ha iniziato parlando di New York, svelando di averla ricostruita interamente in digitale:

Non avevamo mai creato una città digitale tanto vasta alla ILM [Industrial Light & Magic], quindi è stata una enorme sfida da accettare. Nonostante ciò, abbiamo adorato lavorarci perchè si trattava di un film così iconico. Il nostro primo passo è stato dare un'occhiata ai pre-vis del film, che ci ha permesso di capire in quali parte della città si svolge l'azione. Abbiamo preso una mappa di New York e il supervisore degli effetti visivi Marvel ci ha guidati durante la scelta degli edifici che avremmo visto nel film, e di quali strade Iron Man avrebbero sorvolato. Abbiamo inviato quattro gruppi del nostro staff a New York per otto settimane per scattare le fotografie necessarie per il progetto. Ogni gruppo era composto da quattro/cinque persone, perciò è stato un lavoro immenso. Hanno scattato circa 275 mila fotografie che noi abbiamo fuso insieme per ricreare la location in digitale. All'inizio si era progettato di rimanere lì per un mese ma alla fine hanno fatto tutto in tre giorni. Si sono occupati della scena in cui i Vendicatori si trovano sul viadotto a New York. Hanno girato quella scena in una stazione ferroviaria abbandonata ad Albuquerque tramite l'uso di green screen. 

Accennando poi alla Stark Tower, Jason ha dichiarato:

Ero fortemente coinvolto in quel progetto. La Stark Tower si trova esattamente al posto degli edifici MetLife a Manhattan. La Marvel ha sviluppato l'aspetto della torre e ci ha consegnato un progetto di cui era molto soddisfatta. Ci aveva fornito un resoconto molto dettagliato menzionando il tipo di materiale che voleva fosse utilizzato. Abbiamo creato l'edificio in CG e lo abbiamo messo al posto del MetLife nel nostro paesaggio digitale. Abbiamo cominciato con un edificio molto semplice ma poi lo abbiamo arricchito di particolari e dettagli, come corrimani e striature alle finestre. La Stark Tower è stata molto difficile da creare, ma alla fine è stata una bella sfida per il suo aspetto distintivo. La gente può avere la possibilità di capire esattamente com'è fatta, entrando nel dettaglio. E' stata una delle nostre sfide più grandi. 

Quanto all'Helicarrier:

Ho lavorato un bel po' all'Helicarrier, la vera sfida sono state le sue dimensioni. Per tutto il tempo abbiamo cercato di farlo somigliare ad un portaerei, quindi abbiamo esaminato una serie di foto ritraenti dei portaerei. Per dare il senso della sua grandezza, abbiamo dovuto inserire jet e elicotteri al di sopra di esso, e anche un po' di persone. Siamo stati fortunati che abbiano utilizzato una vecchia pista di atterraggio ad Albuquerque per le riprese. Un elicottero volava attorno alla location per girare qualche sequenza, e noi abbiamo dovuto semplicemente sostituire il fango che cirondava la pista con dell'acqua. C'erano anche dei veri jet in location, e noi ne abbiamo semplicemente raddoppiato il numero. Quando si vede il film non si capisce quali siano veri e quali digitali. La Marvel aveva lavorato dettagliatamente a tutto il progetto. Il nostro compito è stato dare vita a quel design e curarne la grandezza. 

Smith ha poi parlato della creazione di Hulk e della collaborazione con Mark Ruffalo:

Sapevamo di dover fare del nostro meglio; dovevamo rendergli giustizia. Avevamo un attore che tutti conoscono – Mark Ruffalo – che ha dovuto interpretare un grosso personaggio che tutti amano. Hulk è il mio personaggio preferito in tutto l'universo Marvel, quindi ero davvero deciso a realizzarlo bene. Spero di esserci riuscito. Mark è stato fantastico. Gli abbiamo dato del filo da torcere perchè abbiamo dovuto scansionare tutto il suo corpo. Ad un certo punto gli abbiamo chiesto di fotografare le sue code dell'occhio. Ha dovuto spalancare gli occhi e guardare da un lato e l'altro. Quando abbiamo realizzato creature digitali in passato non avevamo i mezzi di cui disponiamo oggi. Questa volta abbiamo fatto una lista di tutto il necessario da scansionare, comprese le ascelle e l'interno delle dita. Hulk ha un paio di cicatrici, il che deriva direttamente da alcune vecchie ferite di Mark. E' stato fantastico avere la sua collaborazione. Credo ne sia valsa la pena perchè Hulk sul grande schermo è meraviglioso