A quanto pare, Steven Spielberg ha trovato il suo Frank Bullitt: Deadline riporta che sarà Bradley Cooper a vestire i panni del protagonista nel nuovo film del regista che sarà basato sull’iconico personaggio reso immortale da Steven McQueen nel 1968 con Bullitt appunto, il poliziesco cult diretto da Peter Yates.

Il film sarà prodotto dalla Warner Bros, da Steven Spielberg, da Bradley Cooper e dalla sua socia Kristie Macosko Krieger (con la quale sta collaborando anche a Maestro, il biopic su Leonard Bernstein finanziato da Netflix). Il figlio di Steve McQueen, Chad, e la nipote, Molly McQueen, saranno i produttori esecutivi.

Deadline ribadisce quanto già emerso mesi fa: il lungometraggio non sarà un remake dell’originale, ma un nuovo film focalizzato sul personaggio.

Il matrimonio artistico fra Steven Spielberg e Bradley Cooper era, in qualche modo, “scritto nelle stelle”. Anche se l’attore di Guardiani della Galassia ha chiuso di recente l’accordo con la Warner Bros, avrebbe discusso a lungo di questo nuovo Bullitt insieme al Spielberg durante il lockdown, quando anche Hollywood era sostanzialmente bloccata.

I due, peraltro, hanno cercato per anni di collaborare insieme. Stavano per farlo con American Sniper, poi diretto da Clint Eastwood, e poi con Maestro, che Spielberg ha sviluppato per lungo tempo. Dopo essere rimasto particolarmente colpito dalla performance registica e attoriale di Bradley Cooper in A star is born, Spielberg ha capito che l’attore era perfetto non solo per la parte del protagonista, ma anche per sedersi dietro alla macchina da presa dell’opera (della quale Spielberg rimane produttore insieme a Macosko Krieger, Martin Scorsese, Fred Berner e Amy Durning).

Bullitt, la sinossi del film originale

Un nuovo caso per il detective Frank Bullitt: proteggere un testimone-chiave di un importante processo. Sembrerebbe trattarsi di ordinaria amministrazione. Ma prima dell’alba il testimone viene trovato morto. Bullitt (Steve McQueen al suo meglio) non avrà pace finchè non riuscirà ad incastrare gli assassini e i mandanti – ma non sarà un’impresa facile. Dall’inizio all’elettrizzante resa dei conti finale, il film mantiene la tensione al massimo: merito delle splendide riprese di San Francisco, di un ritmo spettacolare (il film ha vinto l’Oscar per il miglior montaggio nel 1968), e naturalmente di uno degli inseguimenti automobilistici più famosi della storia del cinema, che ha contribuito a creare la leggenda del grande Steve McQueen. [via: Warner Bros]

Vi ricordiamo che il nuovo film di Steven Spielberg, The Fabelsman (LEGGI LA RECENSIONE), sarà nei cinema a partire dal 22 dicembre.

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FONTE: Deadline

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