Gli sceneggiatori di Captain America: il Primo Vendicatore Christopher Markus e Stephen McFeely hanno parlato a NBCMiami del sequel del film, svelando qualche dettaglio sulla direzione che prenderà.

Sulla possibilità che la storia torni ad essere ambientata negli anni quaranta:

Markus: "Vogliamo che almeno una porzione del sequel sia ambientata negli anni quaranta."
McFeely: "Il primo film si svolge nell'arco di due o tre anni, e ci sono alcuni passaggi nei quali saltiamo in avanti di quattro mesi, sei mesi. Abbiamo fatto così in modo da poter approfondire i momenti che abbiamo saltato in futuri episodi."
Markus: "Comunque sarebbe un disservizio non mostrare quello che fa Captain America ai giorni nostri, soprattutto perché molta dell'attuale run dei fumetti è ambientata nel presente. La vera icona è quella dell'uomo estraniato, dell'uomo d'altri tempi. L'aspetto più caratteristico del personaggio è il fatto che sia fuori dal suo tempo, in un ambiente estraneo. Nel primo film non abbiamo potuto esplorare questo aspetto: era un uomo nel suo habitat naturale."

E se la donna del passato era Peggy Carter, quella dei giorni nostri potrebbe essere Sharon Carter, così come potremmo vedere Falcon:

Markus: "Voglio vedere entrambe. Sharon è allettante, ma potremmo avere dei problemi perché i suoi legami con Peggy sono cambiati negli anni. Era la sorella, poi la cucina, poi la nipote. Dobbiamo evitare che sembri che Cap esca con la figlia della sua ex fidanzata. Mentre Falcon è fantastico. Non possiamo giocare con il tempo tanto da mandare Cap ad Harlem negli anni settanta per ripulire le strade, ma sarebbe fantastico inserire Falcon."

Ed ecco come i due sceneggiatori hanno contribuito a intessere l'intera tela dell'universo cinematografico Marvel:

Marcus: "Abbiamo dovuto leggere Iron Man 2 e Thor, e anche Avengers, prima ancora che uscissero i film. Sappiamo quello che succederà… abbiamo anche già parlato con Joss Whedon. Non possiamo parlare con gli altri sceneggiatori, ma è interessante conoscere quale sarà l'espediente narrativo che muoverà tutta la storia. Non è un peso, è un livello ulteriore di entusiasmo."