Le giornate professionali di cinema di Riccione sono il regno della tecnologia e dei materiali utili all’esercizio. Ci sono stand dei produttori di sedili per cinema, stand che promuovono e mostrano nuove macchine per fare pop corn, stand dei sistemi per la distribuzione digitale e infine, ovviamente, i proiettori.

Allo stand Sony 4K, quest’anno molto presente all’evento, abbiamo incontrato Enrico Ferrari, Manager di Sony Digital Cinema, che ci ha parlato del prossimo passo evolutivo dei proiettori: l’abbandono della lampadina (o delle lampadine), usate per generare il fascio di luce che proietta l’immagine sullo schermo, e l’arrivo al loro posto del laser.

Parliamo di fasci di luce modulari in laser. Questo significa che diventa possibile modulare la luce che viene proiettata usando un telecomando

A parte questo la differenza con la lampadina qual è? Si vede meglio?

Quel che il laser assicura per gli schermi grandi è maggiore luminosità rispetto a qualsiasi fonte di lampada.

Per il 3D in particolare esistono ad ora sistemi poco efficienti che causano dispersione di luminosità (sono quelli con schermo bianco), il laser invece ha così tanta luminosità che compensa anche lo schermo bianco.

Considerato che ad oggi un 3D realmente luminoso lo si ha solo con schermo argentato, la tecnologia laser porterebbe quel tipo di vantaggio anche agli schermi bianchi.

Ad oggi quanto costano i proiettori laser?

Si tratta innanzitutto di una tecnologia ad oggi non ancora pronta realmente, nel senso che manca un colore allo spettro, non esistono ancora diodi allo stato solido per il colore verde, ma credo che in due anni si risolverà.

Dunque se io volessi ora non potrei acquistarne uno?

Per quanto detto poco fa ci sono due modi di approcciare il laser: si può fare subito con tecnologie ibride (usando modulatori infrarossi o fosfori per creare il colore che manca) il che significa che non parliamo di laser puro e non se ne possono sfruttare tutti i vantaggi; oppure si può aspettare di avere il laser puro tipo all’inizio del 2016, almeno per Sony.

Si ma conviene all’esercente?

E’ chiaro che se io metto in commercio un’unità laser (ibrida o meno che sia) essa deve costare realmente meno dei proiettori con le solite lampade, altrimenti non è innovazione per il business, ma è innovazione solo tecnologica. Fin da subito i proiettori al laser devono costare meno della normale spesa di mantenimento dei vecchi, anche perchè tutti hanno un proiettore digitale ora almeno dal 2009, dunque sono macchine di 5 anni, macchine giovani che hanno ancora 10 anni buoni davanti.

Il diodo è come la lampadina? Più lo si usa più si consuma e va cambiato?

Ovvio che tocca aspettare le specifiche finali del prodotto ma da subito si può dire che un’unità laser sta al 100% della sua efficienza per 20.000 ore, mentre una lampada a seconda della potenza può durare dalle 750 alle 1.500 ore. Dunque si, va cambiato e si usura, ma con tempi molto più dilatati.

Come si giudica un buon proiettore?

La luminosità è importante, la risoluzione pure è importante (ovviamente il 4K è meglio del 2K) ma non bisogna dimenticare il contrasto che è fondamentale. Perchè l’alto contrasto ti consente di percepire tutto. Risoluzione e dimensione non sono cambiate negli anni ma attenzione, il contrasto sì! E non parlo solo dei nostri prodotti sono parametri di giudizio assoluti.