Con qualche giorno di anticipo rispetto al panel della 20Th Century Fox, che si svolgerà sabato pomeriggio (ora californiana) presso la Sala H del Centro Congressi di San Diego, il regista Matt Reeves ha parlato di Dawn of the Planet of the Apes dalle pagine di Thompson on Hollywood.

Cominciamo proprio con qualche anticipazione su quello che sarà mostrato al Comic-Con:

Visto che stiamo ancora girando, non potremo far vedere molto. Non arriveremo portando una tonnellata di scene. Ci sarà il cast e proporremo qualche assaggio, ma nessuna ripresa con le scimmie. Per quelle bisogna attendere ancora qualche mese.

Reeves parla poi dei cambi apportati alla sceneggiatura originale di Amanda Silver e Rick Jaffa:

Guardando L'Alba s'instaura questa sorta di miracolosa connessione emotiva con lui (il personaggio di James Franco, ndr.) e il suo rapporto con Cesare. Siamo completamente avvolti da ciò, ed è quello che ho voluto mantenere. Quando ho rivisto il film, ero già diventato padre e osservando Cesare, la sua crescita, ho ripensato a mio figlio. Guardi il film e stabilisci questo intimo legame con lui e, sinceramente, non pensavo potesse capitare qualcosa del genere con un personaggio in CGI (…) Quando sono stato coinvolto nella realizzazione del progetto, la storia si svolgeva più in là nel tempo, le scimmie sono già molto evolute ma io desideravo tornare un po' indietro, assicurarmi che fosse la vicenda emozionale di Cesare a fare da traino (…) Cesare parla alla fine del primo film e mi sono voluto assicurare di continuare a camminare su questo sentiero basato sulla sua evoluzione graduale (…) La civiltà delle scimmie sta nelle foreste attorno a San Francisco (…) Abbiamo girato molto in esterni, nella Louisiana, a Vancouver a New Orlenas (usata come "controfigura" di San Francisco" ndr.), qualche piccolo segmento l'abbiamo materialmente filmato a San Francisco, abbiamo girato sotto la pioggia, in mezzo al vento che imperversava, in location che ci mettevano a contatto con questi elementi naturali.

Il filmmaker commenta anche la portata del blockbuster:

La cosa folle sono le gigantesche proporzioni di questo film, davvero enormi per un qualsiasi lungometraggio. L'unico modo per far funzionare il tutto è mantenere un punto di vista emozionale, intimo (…) E non parlo di dimensioni imponenti solo in relazione a quello cui ho già lavorato io – è più imponente di tutto quello che ho fatto in precedenza – ma anche in termini più generali: è il primo film di questo livello girato in 3D nativo su questi giganteschi affreschi naturali in cui si fa utilizzo di motion capture ripreso al 95% direttamente in location fisiche. Nel primo erano state fatte tutte in teatri di posa. E' differente farlo in un contesto naturale. E c'è una notevole curva di apprendimento.

Infine, delle dovute parole su Andy Serkis:

Andy è un attore straordinario e si sa. La prima cosa che ho voluto fare e che ho richiesto agli addetti degli effetti speciali, è stato vedere il primo film con e senza effetti speciali aggiuntivi in maniera tale da comprendere appieno quello che stava facendo. E' davvero impressionante, un autentico genio.

Alla regia questa volta Matt Reeves, che lavorando su una sceneggiatura di Mark Bomback guida un cast decisamente ricco: Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman, Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Enrique Murciano, Kirk Acevedo e Judy Greer.

La sinossi:

Una nazione in crescita di scimmie geneticamente modificate guidate da Cesare viene minacciata da un gruppo di umani sopravvissuti al virus devastante liberato un decennio prima. Raggiungono una fragile pace, che tuttavia dura ben poco, e così entrambi i fronti finiscono trascinati sull'orlo di una guerra che determinerà la specie dominante sulla Terra.

Dawn of the Planet of the Apes sarà nei cinema statunitensi il 23 maggio 2014