Proprio come pronosticato, la regina degli incassi del 2010 negli Stati Uniti è stata la Warner Bros.: i dati definitivi danno alla compagnia di proprietà del gruppo Time Warner il 18.3% del mercato negli Stati Uniti l'anno scorso, con 1.89 miliardi di dollari incassati da gennaio a dicembre 2010. E' il terzo anno consecutivo che la Warner si conferma leader del mercato, anche se nel 2009 aveva incassato 2.1 miliardi. Il maggiore successo dello studio è stato Inception con 292.5 milioni di dollari, seguito da Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I, a quota 283 milioni (per ora).
Complessivamente, gli incassi del 2010 hanno superato i 10.57 miliardi di dollari: un 1% in meno rispetto al 2009, anche se il calo nelle vendite dei biglietti è stato del 5.2% (la differenza tra i due dati è dovuta all'aumento dei biglietti 3D, più costosi, e all'inflazione: ora un biglietto costa in media 7.8 dollari). E' la seconda volta nella storia che gli incassi americani superano i 10 miliardi.
Secondo posto per la Paramount, che nel 2010 ha avuto il 16.1% del market share, totalizzando più di 1.67 miliardi di dollari. Al terzo posto troviamo la Fox, con 1.45 miliardi di dollari e il 14% del market share: è stato un anno decisamente moscio per la compagnia, e buona parte degli incassi deriva da Avatar, che ha realizzato buona parte degli oltre 700 milioni di dollari di incasso americani nei primi mesi del 2010.
Quarto posto per la Disney, con 1.4 miliardi e un market share del 13.6%, seguita dalla Sony (1.26 miliardi, 12.3%) e dalla Universal (842.2 milioni, 8.2%).
Per quanto riguarda i dati internazionali, non sono ancora arrivate le cifre definitive, ma Deadline stima che fuori dagli Stati Uniti saranno Fox e Warner Bros. a contendersi la palma con circa 2.29 miliardi di dollari ciascuna, ma sarà la Warner ad avere il primo market share globale (USA + resto del mondo), con circa 4.8 miliardi di dollari: è il secondo anno di fila. L'incasso fuori dagli USA della Disney, inoltre, è stato il maggiore della storia dello studio: 2.3 miliardi di dollari.
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