Chi ha visto Contagion concorderà che una delle scene immediatamente cult del film di Steven Soderbergh è quella dell'autopsia a Gwyneth Paltrow (del cui decesso apprendevamo già – sorprendentemente nel trailer). Non è la prima volta che l'attrice subisce "multilazioni" sul grande schermo (basti pensare alla scatola in Se7en): in questo caso, il momento cult della scena è quando con semplicità e precisione chiururgica i due medici aprono il cranio del personaggio interpretato dalla Paltrow e rimuovono di netto la splendida capigliatura bionda dell'attrice.

Una scena che senza dubbio nessuno si aspettava, e che è stata realizzata – ha spiegato Soderbergh in una conferenza stampa alcuni giorni fa – utilizzando un tessuto simile alla pelle "che sembrava pizza senza la salsa" sopra al quale è stata incollata una parrucca del colore dei capelli della Paltrow. L'attrice si è consultata con un medico legale per sapere quale espressione doveva avere durante l'autopsia:

Il medico legale le ha detto che la sua sua lingua doveva uscire leggermente dalla bocca, e che doveva uscirle un po' di fluido giallo dal naso. Gwyneth voleva assolutamente risultare credibile in quella scena.

Ci sono voluti quaranta minuti per girare la scena, durante i quali la Paltrow è rimasta immobile come fosse… morta:

E' stata veramente fantastica. E penso che avesse la sensazione che questa sarebbe diventata una specie di scena iconica, in qualche modo.