Sono passati due anni dall’inizio della pandemia, un evento che ha scosso l’industria cinematografica dalle fondamenta, facendo vacillare colossi come la più grande catena cinematografica AMC e portando con sé decisioni storiche, come quella da parte della Warner Bros. di distribuire per un anno i propri film in contemporanea in sala e in streaming. Da quanto si dice alla CinemaCon di Las Vegas, la notizia della morte del cinema è stata “grossolanamente esagerata”, anche se molte cose sono cambiate e ci vorrà del tempo perché la situazione al box-office si assesti. Ma se la pandemia sembra aver allentato la presa in alcune aree del pianeta, in altre (come la Cina) ha portato a nuovi lockdown, mentre la situazione tra Russia e Ucraina ha portato nuova instabilità.

Proprio alla CinemaCon il presidente della distribuzione internazionale della Warner Bros. Andrew Cripps ha commentato la situazione nell’est europa, spiegando che la Russia (attualmente boicottata dagli studios di Hollywood), rappresenta il 5% degli incassi mondiali annuali:

La guerra è una tragedia in corso. Negli ultimi due anni abbiamo imparato a vivere nell’incertezza. Inclusa la chiusura dei cinema in giro per il mondo. In questo caso il motivo è diverso, e la speranza è che si arrivi a una risoluzione a breve.

Cripps ha spiegato che il vero problema con la chiusura dei cinema in Russia per il boicottaggio e in Cina per il Covid (il 57% delle sale sono chiuse a causa del lockdown a Shanghai e in altre aree del paese) è quello della pirateria: The Batman è una delle principali vittime, al momento. Anche in Corea del Sud vi sono stati rallentamenti negli incassi, mentre in Australia e medio oriente gli incassi stanno crescendo “ma vorremmo vedere tornare a crescere l’intero mondo”.

Nello stesso incontro è intervenuto Denis Villeneuve, regista di Dune, che ha parlato delle finestre di distribuzione:

Mi spaventa l’accorciamento progressivo delle finestre di distribuzione. Dovrebbero tornare a essere le più ampie possibile. Il pubblico deve capire che quando va al cinema vede qualcosa di unico, qualcosa di cui parlano tutti, qualcosa che appartiene allo zeitgeist. Per questo dobbiamo tornare a finestre più ampie.

Ricordiamo che negli Stati Uniti la Warner Bros. ha una finestra, per il 2022, di 45 giorni tra l’uscita in sala dei suoi film e il debutto in streaming, incluso nell’abbonamento, sulla piattaforma HBO Max. The Batman è da poco arrivato in streaming con ottimi risultati dovuti anche al successo in sala.

E proprio a proposito delle finestre distributive ha fatto riferimento David Zaslav, a margine dei risultati trimestrali di Discovery Inc. Sono le ultime trimestrali dell’azienda, che da aprile è diventata Warner Bros. Discovery acquisendo gli asset di WarnerMedia scorporati da AT&T. Ecco quindi che le dichiarazioni del nuovo CEO di WBD sono molto interessanti, perché volte a rassicurare gli esercenti e i registi, andando in un’altra direzione rispetto a quanto fatto da Jason Kilar (ex CEO di WarnerMedia) nei primi mesi della pandemia:

Abbiamo sempre meno intenzione di far collassare l’intera industria cinematografica verso lo streaming. […] I dati iniziano a dirci che non è assolutamente necessario andare a modificare le finestre di distribuzione. Quando fai uscire un film al cinema, questo genera un grande flusso di monetizzazione. E, cosa più importante, quando si fa uscire un film al cinema di crea una campagna promozionale. In questo modo viene costruito un brand che, quando poi debutterà in streaming, viene percepito come qualitativamente superiore. Questo porta benefici anche allo streaming.

The Batman ha generato ottimi ascolti e interesse sulla piattaforma HBO Max, anche se era uscito prima al cinema. È una grande dimostrazione del valore dell’industria cinematografica.

Zaslav ha voluto anche riconoscere l’importanza dell’esperienza cinematografica come unica e irripetibile:

Si sta con altre persone davanti a quel grande schermo. È qualcosa di magico. […] Inoltre, preservare la finestra cinematografica esclusiva ci permetterà, come studio, di attirare i più grandi e acclamati talenti.

Cosa ne pensate?

Fonte: Deadline, Variety

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