Disastro Bussola d’Oro

Fonte: BoxOfficeMojo.com

Per il quinto week-end consecutivo, Hollywood guadagna molto meno del previsto al cinema. Questo week-end gli incassi sono addirittura calati rispetto alla settimana scorsa – quando l'assenza di nuove uscite aveva già fatto crollare i guadagni – arrivando a soli 73 milioni. Un risultato simile non lo si vedeva da cinque anni: le perdite stanno praticamente azzerando quanto fatto nei primi otto mesi dell'anno, guadagni che portavano a credere che questa sarebbe stata l'annata migliore da tempo immemore. E invece no, gli americani non hanno alcun interesse nei film che Hollywood propone da qualche mese a questa parte, e ci pensate a cosa accadrà tra un anno, quando usciranno i film realizzati durante lo sciopero degli sceneggiatori?

Forte dell'assenza completa di concorrenza (era l'unico film a uscire nelle sale), la Bussola d'Oro è uscito venerdì in 3.500 cinema. Lo studio che lo ha realizzato, la New Line Cinema, da settimane puntava ad aprire intorno ai 50 milioni, posizionandosi al livello di film come Le Cronache di Narnia (66 milioni, stesso week-end, due anni fa) e il Signore degli Anelli (tra i 45 e i 60 milioni). Ma, viste le critiche miste positive e negative e il boicottaggio (annunciato) delle associazioni cristiane fondamentaliste americane, lo studio negli ultimi giorni ha abbassato la mira (anche perché, uscito in 800 cinema in anteprima una settimana fa, il film non ha riempito le sale come si sperava) sostenendo di accontentarsi di una apertura intorno ai 30 milioni.

Sabato la prima doccia fredda: gli incassi di venerdì sono stati di 8 milioni, decisamente sotto le aspettative. Le previsioni più disastrose parlavano di un totale sotto i 25 milioni, al livello di Eragon. I risultati definitivi saranno poco più alti: 26.1 milioni di dollari nei tre giorni, con un calo del 32% domenica. La media per sala è veramente bassa per un kolossal di questo livello, e dimostra che i cinema proprio non si sono riempiti: circa settemila dollari per sala. Qualche confronto: Eragon l'anno scorso performò alla stessa maniera, solo che con numeri leggermente più bassi, crollando definitivamente il week-end successivo; Narnia aprì con circa 66 milioni e una media di 18mila dollari per sala, Le Due Torri il venerdì aveva incassato 19 milioni.

Ora, il problema è che la Bussola d'Oro è uscito senza concorrenza, è qui che non si spiega un simile flop (sì, parliamo già di flop perché ha deluso le aspettative, ribassate, dello stesso studio). Eragon uscì in contemporanea con altri film per la famiglia: Charlotte's Web e La Ricerca della Felicità. la Bussola d'Oro aveva molti assi nella manica perché il film riuscisse, eppure ciascuno di essi poteva dimostrarsi inefficace: un fantasy sotto Natale (ma il genere fantasy, al contrario di quanto sembri, non sempre significa successo, anzi), un week-end sgombro da concorrenti, un cast molto nutrito di superstar (le quali tuttavia non richiamano pubblico, è ormai chiaro), un fandom piuttosto ampio (ma che ha spesso criticato le scelte dello studio, dissociandosi a volte dalla produzione), le controversie (che se nel caso del Codice da Vinci hanno funzionato, in questo caso hanno portato le associazioni cristiane a un vero e proprio boicottaggio, anche nelle scuole). Insomma, lame a doppio taglio che hanno portato a una vera e propria debacle. Se infatti 26 milioni potrebbero anche essrre un buon incasso per un film qualsiasi, in questo caso il budget richiedeva una apertura di almeno il doppio.

La New Line Cinema ha dichiarato 180 milioni di budget. Ma il regista Chris Weitz ha spiegato qualche giorno fa a Chud che la spesa complessiva è stata di 250 milioni di dollari (quasi quanto investito, sempre dalla NL, come stanziamento iniziale per tutti e tre i film del Signore degli Anelli). Ricordiamo che ancora un mese fa la produzione ha girato delle scene aggiuntive per il film, con un costo non indifferente. Aggiungiamoci circa 100-150 milioni (anche questa cifra è praticamente ufficiale) di spese per il marketing (trailer, passaggi tv, locandine in tutto il mondo) e arriviamo a un totale massimo di 400 milioni di dollari. Questo significa che per ritenersi un successo il film deve guadagnare, nel Mondo, circa 7-800 milioni di dollari (la metà infatti vanno in spese varie e nei guadagni dei proiezionisti e distributori). Praticamente impossibile.

la Bussola d'Oro è andato meglio nei mercati internazionali: uscito in molti Paesi (in particolare in Europa), ha incassato nel primo week-end circa 60 milioni di dollari. Non è un numero eccezionale, ma non è il flop americano. In Inghilterra, in particolare, ha incassato 4.3 milioni: un ottimo risultato. Possibile che il resto del Mondo salvi il film? Questa è la domanda più difficile. Siamo sotto Natale, e la concorrenza è spietata, tuttavia non ci sono molti fantasy in uscita (ma film per famiglie, sì) ed è possibile che regga molto bene su per la settimana. Il prossimo week-end quasi sicuramente crollerà del 50% in America (complici nuove uscite molto attese, come I Am Legend), e nel resto del pianeta l'uscita mondiale se la sarà già giocata, quindi vedremo cali anche negli incassi internazionali. Insomma, gli analisti ora temono che non possa arrivare nemmeno a 100 milioni in America, ciò significherebbe che per recuperare il budget dovrebbe incassarne 600 nel mondo, ovvero dieci volte tanto la sua apertura internazionale. Decisamente difficile.   

Ma… c'è un "ma": negli ultimi tempi, infatti, gli studio si accontentano sempre di più dei guadagni in Home Video, e il film potrebbe recuperare proprio in Home Video. Sebbene non sia una prospettiva allettante, può comunque salvare la New Line Cinema che, con una clamorosa serie di flop (annunciati e non), chiude il 2007 in perdita netta e si prepara a un 2008 di decapitazioni del consiglio di amministrazione da parte degli azionisti Time Warner. Forse proprio quest'ultimo evento, unito a una gestione molto più oculata dei budget, potrebbe impedire allo studio di cancellare un franchise i cui diritti sono stati pagati oro…

In un articolo di ieri sul Guardian, inoltre, la New Line comunica che sebbene gli incassi siano deludenti, il budget è già stato in parte recuperato (si parla de 60%) con la vendita dei diritti di distribuzione dei mercati internazionali ad altri studio (in Italia, la 01 Distribution). Se dal punto di vista finanziario può essere veramente la salvezza, questa cosa non giustifica comunque la debacle americana, a questo punto unico mercato nel quale la New Line aveva davvero responsabilità.

 Per il resto, Enchanted scende al secono posto con 10 milioni totali: il film della Disney è un successo e si prepara a superare i 100 milioni con l'arrivo delle feste. This Christmas resta al terzo posto e arriva a 43 milioni complessivi. Beowulf si conferma una delusione crollando al 5 posto: costato 150 milioni (dichiarati), ne ha incassati 75 e a questo punto probabilmente non arriverà ai 100. Ottimo Fred Claus, che risale dal sesto al quarto posto, mentre sorprende No Country for Old Men: il film dei fratelli Cohen è stato acclamato dalla critica e inizia a ricevere premi, e l'aumento in 300 cinema lo ha fatto solo del 3%, con 4 milioni di incasso e un totale di 28 milioni.

Chiudiamo segnalando August Rush: l'edificante film con Freddie Highmore resta al 7° posto, il passaparola gli ha permesso di arrivare a 25 milioni complessivi.

Il prossimo week-end l'uscita di tre film, uno dei quali piuttosto atteso, potrebbe risollevare le sorti del botteghino (tanto peggio di così…): The Perfect Holiday esce in 1.300 cinema mercoledì, Alvin and the Chipmunks esce in 3.300 cinema, I Am Legend esce in più di 3.500 cinema.

  Top Ten Americana (stime), 7-9 dicembre 2007

Discutiamone sul Forum Cinema.