Fonte: Varie

Hulu sta diventando sempre più importante. Se questo nome vi dice poco, è probabilmente perché noi europei non siamo abituati a utilizzarlo, considerando che ha materiale visibile solo dagli statunitensi. Chissà se adesso le cose cambieranno (probabilmente no) con l'ingresso in questa società della Disney, che si unisce a NBC Universal, News Corporation e Providence Equity Partners. Così, attraverso Hulu, saranno disponibili serie importantissime come Lost, Grey’s Anatomy, Desperate Housewives, Private Practice, Ugly Betty, Scrubs e Greek, tutte con l'opzione gratuita ma con spot pubblicitari inseriti all'interno.

Decisamente meno convincente l'offerta di Crackle.com, che si limita soltanto a titoli della Sony. Il vero problema è che, anche in questo caso, chi non risiede in America non riuscirà a vedere nulla, neanche dei semplicissimi trailer (???). In effetti, uno dei problemi di questi siti è proprio il fatto che si rivolgono a una platea esclusivamente nordamericana, mentre il resto del mondo è tenuto fuori per proteggere i diritti di sfruttamento dei distributori cinematografici e dei canali televisivi. Peccato, perché nell'offerta del sito si andavano ad aggiungere titoli importanti come Spider-Man 2, Ricomincio da capo, Codice d'onore, 1941, Big Fish, Larry Flynt e tanti altri.

Tutto questo cosa ci fa capire? Che sicuramente, tra qualche decina di cause legali e forti azioni di lobby contro i pirati, le major intanto si guardano intorno e cercano finalmente di capire come sfruttare la Rete per aumentare i loro guadagni. Ma, d'altra parte, l'impressione è certi tentativi siano ancora timidi e soprattutto che si tenti di spostare certi modelli di distribuzione sulla Rete, come se questo fosse un mezzo uguale alla televisione. Forse, quello che servirebbe veramente sarebbe una piattaforma aperta a tutto il mondo e che permetta soprattutto a un utente di potersi trovare tutto quello che cerca in un unico sito. Ma qui le difficoltà sembrano decisamente enormi, tra accordi complicati tra tutte le major e soprattutto la paura di scontentare i partner televisivi e i mercati home video…

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