Quando un regista trova uno sponsor come Peter Jackson per dare vita alla propria opera prima, District 9, e si ritrova poi ad ottenere un consenso critico unanimemente positivo, oltre che un lusinghiero box-office da 200 milioni di dollari (a fronte dei 30 spesi per il budget), diventa difficile non cedere alle lusinghe di Hollywood e dell'instant sequel.

Neill Blomkamp però non appartiene a questa categoria di filmmaker e pertanto, nonostante le mille richieste dell'industria e degli stessi fan, ha deciso di affrontare una storia nuova di zecca con Elysium e di non continuare a raccontare le sorti dei "gamberoni" venuti dallo spazio. Questo non significa che la porta sia stata definitivamente chiusa in faccia a un ipotetico District 10.

Tutt'altro. Grazie a un profilo che Wired ha dedicato al regista sudafricano, apprendiamo che lui e il suo partner creativo Terri Tatchell hanno già buttato nero su bianco 18 pagine di trattamento per il film. Questo è l'unico dato "sostanziale" emerso in materia di sequel di District 9. Non significa in alcun modo che Blomkamp abbia assunto "l'impegno formale" di dirigerlo nell'immediato futuro, in cui peraltro dovrebbe dedicarsi a Chappie. Vuol dire che, come ribadito più volte in svariate interviste in cui magari gli veniva posta la domanda "dirigeresti il terzo Star Tre?", il regista preferisce concentrarsi sulla farina del suo sacco. 

Anche quando si parla di sequel…