Fonte: MTV blog

Nessun film di Terry Gilliam ha mai avuto vita facile, ma The Man Who Killed Don Quixote è sicuramente il suo progetto più travagliato. Dopo il primo disastroso tentativo risalente a dieci anni fa, il regista sembrava nuovamente in sella con Robert Duvall e Ewan McGregor come protagonisti e con uno script riveduto e corretto, ma anche questa volta i problemi erano dietro l'angolo ad attenderlo.

Come già potevamo intuire dalla lentezza degli aggiornamenti, il film è giunto infatti a un nuovo punto morto a causa della difficoltà di reperire fondi.
Nel frattempo, Gilliam ha lavorato con gli Arcade Fire per dirigere un webcast del loro show live tenutosi al Madison Square Garden il 5 agosto.

Forse perchè ormai abituato ad affrontare questo tipo di problemi, il regista ha commentato la situazione attuale del suo Don Chisciotte con tranquillità -e un po' di rassegnazione- in una recente intervista a MTV, di cui vi riportiamo una traduzione.

MTV: Quindi… Don Chisciotte. A che punto siete? Sto incrociando le dita perchè procediate.

Terry Gilliam: Siamo andati avanti e poi abbiamo fatto un passo indietro. Originariamente, pensavo che a quest'ora avremmo già dovuto essere in preproduzione, ma c'è stato un piccolo singhiozzo. E il mio attuale lavoro con gli Arcade Fire è il risultato di questo singhiozzo con Don Chisciotte. Robert Duvall è ancora Chisciotte e Ewan McGregor è ancora coinvolto – tutte queste cose ci sono ancora. C'è stato un singhiozzo economico.

MTV: C'eravate così vicini stavolta. Dopo tutte le follie che hanno interessato il progetto, essere così vicini e poi incepparsi è una cosa estremamente frustrante, oppure è ordinaria amministrazione?

Gilliam: E' business come al solito. Questo è il problema. La cosa triste è che ti ci abitui, e diventa assordante. Ed essere sordi non è la cosa migliore per essere creativi. Ti metti in moto per un lavoro di un certo livello – e poi boom: singhiozzo. All'improvviso l'energia non ha dove sfogarsi. E' frustrante. Quindi è stato straordinario essere chiamato dagli Arcade Fire. Devo ringraziarli per avermi liberato da settimane di depressione. Mi dedicherò di nuovo a Don Chisciotte quando tornerò.

MTV: Si farà davvero?

Giliam: Tornerò a lavorarci, ma al momento se non spendi un paio di centinaia di milioni di dollari, a Hollywood, è dura. E' difficile predire qualcosa. Tutti hanno di questi problemi. Non sono diverso dagli altri.

MTV: Come si è evoluto il progetto rispetto a dieci anni fa? Ci sono stati cambiamenti nello script o la produzione è cambiata alla luce di ciò che si può fare con la tecnologia.

Gilliam: Beh, la tecnologia è solo tecnologia. Sono solo strumenti. Bisogna tenersi aggiornati con quello che fa la tecnologia, perchè rende tutto più facile. Ma questo è quanto. Ho creato la mia compagnia di effetti speciali a Londra. Da sempre facciamo lavori in digitale. Nell'Esercito delle 12 scimmie c'era il digitale. Semplicemente non lo notate e io non vado in giro a dire "Per favore venite a vedere il nostro film – ci sono effetti digitali". La cosa interessante con Don Chisciotte non è stato qualche cambiamento tecnologico, ma il non aver letto lo script per sette anni, e quando lo ho ripreso in mano, ho realizzato che aveva bisogno di cambiamenti. E' stato bello riscriverlo e penso che sia uno script molto, molto migliore di quello che stavo realizzando originariamente. 

MTV: Con questa distacco hai potuto approcciarti allo script con uno sguardo nuovo?

Gilliam: Sì. I tempi sono cambiati e ho avuto diverse esperienze, quindi ho pensato "Ah, questo è un modo migliore di raccontare quella storia". Quindi direi che probabilmente due terzi del film sono rimasti esattamente identici, ma è diventato qualcosa di completamente diverso.

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