Continua il turbinio di dichiarazioni e contro-dichiarazioni legate alle vicende dietro le quinte di Don’t Worry Darling. Se al Festival di Venezia la regista Olivia Wilde è riuscita a evitare risposte troppo dirette a domande sulla sostituzione di Shia LaBouf con Harry Styles nel film, ora su Vanity Fair la regista ha deciso di ribadire la sua posizione sulla sua versione dei fatti, e cioè che l’attore sarebbe stato licenziato.

Alla rivista ha spiegato che dopo che Florence Pugh le disse, durante le prove a Londra, di non essere a suo agio con il comportamento di LaBouf, e di aver chiamato lei stessa l’attore per licenziarlo:

Ero responsabile per lei. Sono come una capobranco. Non è stata una telefonata facile, ma lui ha capito. Non credo che per lui sarebbe stata una produzione facile. Arriva sul set con un’intensità che può diventare combattiva. Non è l’ethos di cui ho bisogno nelle mie produzioni. Voglio che stia meglio e che si evolva, perché è una grave perdita per il cinema quando qualcuno di così bravo non può più lavorare.

[…] È una vicenda con molte più sfumature di quanto si possa spiegare attraverso messaggi privati poi diffusi pubblicamente e presi fuori contesto. Mi limito a dire che è stato rimpiazzato, e che non avevamo intenzione di continuare a lavorare con lui. Gli auguro il meglio per la sua guarigione.

L’attore, ricordiamo, ha lasciato la produzione alla fine del 2020 ed è stato poi rimpiazzato da Styles. All’epoca si parlò di “impegni concomitanti”. Qualche settimana fa, poi, Wilde ha rilasciato un’intervista nella quale ha rivelato che LaBeouf è stato licenziato, ma l’attore ha smentito tutto a Variety inoltrando prove fotografiche e video del fatto che Wilde aveva anche insistito per farlo rimanere.

Per saperne di più:

Don’t Worry Darling esce il 22 settembre al cinema.

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