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In una nuova intervista con Bleeding Cool, lo sceneggitore Drew Pearce ha parlato di Iron Man 3 e dei temi che affronta il cinecomic di Shane Black.
Vi proponiamo gli estratti più salienti dalle sue dichiarazioni qui di seguito:
La grande ispirazione per l'Extremis è stata una frase chiave di Warren [Ellis] usata nei fumetti Extremis, l'idea di una sorta di "infiltrazione nel sistema operativo umano". In realtà abbiamo proseguito maggiormente in questa direzione in una delle prime versioni della sceneggiatura, ma c'è tantissima roba in questo film e la scienza, o la falsa scienza, è una delle parti su cui abbiamo deciso di glissare.
Il nostro punto di avvio è stata quella frase, comunque, e l'idea che un upgrade in un sistema operativo possa generare potere. Lo abbiamo scritto, e in parte girato – avete presente le statistiche sul cervello e sul fatto che lo sfruttiamo solamente al 10%? Ecco, ci sono statistiche complementari che provano quanto inefficientemente il corpo elabori la quantità di energia che assorbe. Si tratta della spiegazione sci-fi a cui aspiravamo. Ma di certo non volevamo uno scontro tra uomini in armatura.
A livello tematico, parlando di Extremis, aspiravamo a una scena come quella in cui Killian descrive l'ologramma. C'è un buco nel cervello umanno di cui non conosciamo il significato. La sua risposta a quel buco è stata l'Extremis.
A mio parere il film racconta come, dopo Avengers, c'è ancora un buco in Tony. C'è un punto interrogativo quando diventa praticamente il re del mondo: perchè è ancora turbato? Da un lato c'è la PTSD (Disturbo post traumatico da stress), ma dall'altro diventa chiaro che non bastano l'ammirazione e il rispetto degli altri per metterti a posto. Abbiamo adorato l'idea di un vuoto in te stesso che cerchi di colmare.
L'Extremis può sembrare esagerato da un canto, ma Tony è un futurista e quindi crede nel superare i limiti. A mio parere quello che davvero viene mostrato è lo sviluppo del codice morale di Tony, in cui al futurismo deve essere affiancato il senso di responsabilità. Il film può essere visto come la storia di Tony che asseconda i suoi doveri, sia del passato che del presente, visto che ora viene visto come un leader.
Per di più, l'Extremis può essere visto anche come un Maguffin.
Avrei voluto inserire più Maya nel film, e così era nelle prime stesure dello script, ma come al solito bisogna trovare un equilibrio. E' importante che Rebecca si riveli così in gamba. Da un lato è il contrario della storia di Tony. A inizio film lui è turbato e con tanti problemi per la testa, ma poi diventa l'incarnazione della responsabilità. Lei, invece, comincia con l'innocenza e con un senso di meraviglia per la scienza, ma poi vediamo come viene compromessa con l'industria e l'ego… l'ego gioca un ruolo fondamentale.
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Ecco la sinossi della pellicola:
Il nuovo film Marvel Iron Man 3 vede lo sfacciato ma brillante industriale Tony Stark/Iron Man combattere contro un nemico senza limiti. Quando Stark vedrà il suo mondo personale distrutto per mano del suo nemico, intraprenderà una straziante missione alla ricerca dei responsabili. Si tratterà di un’impresa che metterà a dura prova il suo coraggio in ogni momento. Con le spalle al muro, Stark dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui creati, fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per proteggerele persone che ama. Mentre trova tutte le forze per reagire, Stark trova la risposta alla domanda che lo ha sempre segretamente perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo?
Con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Rebecca Hall, Stephanie Szostak, James Badge Dale e con Jon Favreau e Ben Kingsley, Iron Man 3 è diretto da Shane Black, con la sceneggiatura di Drew Pearce e Shane Black ed è basato sull’iconico Supereroe Marvel Iron Man, che apparve per la prima volta nel 1963 sulle pagine di “Tales of Suspense” (# 39), per debuttare poi, nel 1968, con il primo fumetto interamente dedicato “The Invincible Iron Man” (#1).
Iron Man 3 è uscito il 24 aprile in Italia.
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