Fonte: ABC News, a cura di Colinmckenzie

A darne notizia è ABC News, che cita la pubblicista Sally Morrison: Elizabeth Taylor è morta a 79 anni al Cedars-Sinai Hospital di Los Angeles, circondata dai suoi figli Michael Wilding, Christopher Wilding, Liza Todd e Maria Burton. Ecco la dichiarazione del figlio Michael:

liz taylorMia madre è stata una donna straordinaria che ha vissuto la sua vita al massimo, con grande passione, umorismo e amore. Nonostante la sua perdita sia devastante per chi come noi le stava così vicino e le era così caro, saremo sempre ispirati dal suo contributo duraturo nel mondo. Il suo enorme lavoro nel cinema, il suo successo come donna d'affari, e le sue coraggiose battaglie per combattere l'HIV/AIDS, ci rendono fieri degli obiettivi che ha raggiunto. Sappiamo che il mondo è un posto migliore perché nostra madre ci ha vissuto. Il suo lascito non si esaurirà mai, e il suo spirito rimarrà sempre con noi, assieme al suo amore che vivrà per sempre nei nostri cuori.

Un funerale, in forma privata, si terrà alla fine della settimana.

Sette matrimoni e una vita piuttosto eccentrica, la Taylor è passata alla storia per alcuni ruoli iconici nell'era d'oro di Hollywood, soprattutto per quello di Cleopatra nel film della 20th Century Fox.

Numerosi i problemi di salute vissuti nel corso degli anni: da una caduta da cavallo durante le riprese di uno dei suoi primi film, a una polmonite, al cancro alla pelle, a una tracheotomia fino a varie dipendenze da alcoolici e antidolorifici. Aveva anche subito varie operazioni (i biografi citano dai 30 ai 40 interventi) al cuore e al cervello. Negli ultimi anni la sua salute era diventata molto fragile, e sei settimane fa era stata ricoverata in ospedale per un collasso cardiocircolatorio. Nonostante alcune complicazioni, la sua situazione sembrava essersi stabilizzata, e addirittura si pensava a un suo ritorno a casa.

liz

 

Non si può certo dire che Elizabeth Taylor sia stata un'attrice prolifica, considerando che in una carriera iniziata da bambina ha al suo attivo solo una settantina di titoli. Film, comunque, in molti casi decisamente importanti. La Taylor inizia con la serie di Lassie nel 1943, periodo in cui ovviamente sarebbe stato difficile pronosticare il futuro della sua carriera.

Già nel 1949, passa a Piccole donne, per poi diventare una stella grazie alla serie incominciata con Il padre della sposa, saga che è anche stata oggetto di remake in tempi più recenti. Ma il vero cambiamento avviene con Un posto al sole, in cui affianca Montgomery Clift, attore con cui avrà un rapporto complesso e difficile. Forse, il periodo migliore della sua carriera è alla fine degli anni cinquanta, in cui passa da Il Gigante (in cui affianca la leggenda James Dean alla sua ultima prova), L'albero della vita (in cui ritrova Clift), La gatta sul tetto che scotta (uno dei migliori adattamenti di Tennessee Williams) e Improvvisamente l'estate scorsa di Mankiewicz.

Forse però il film che cambia il corso della sua carriera è Cleopatra (1963). La lavorazione di questa pellicola fu leggendaria, soprattutto per i gravi ritardi e per dei costi che rendevano impossibile ottenere un successo. Inoltre, proprio su questo set incontrò Richard Burton, che per due volte decise di sposare e da cui divorziò in entrambe le occasioni.

La sua filmografia prosegue con il fondamentale Chi ha paura di Virginia Woolf?, che le porta il secondo Oscar dopo quello per Venere in visone, e con Riflessi in un occhio d'oro e I commedianti. Da lì, è difficile trovare pellicole all'altezza del suo talento, fino ad arrivare alla sua ultima prova cinematografica nel 1994, I Flinstones.

Evidentemente, il rapporto tra il cinema e la Taylor si era rotto, portando l'attrice ad abbandonare sostanzialmente le scene già negli anni settanta. Muore insomma una delle ultime dive di Hollywood. Diva sì, ma non di quelle che facevano scelte banali e poco coraggiose quando si trattava dei film a cui partecipare. Una dote che rende ancora più amara la sua morte, così come la sua filmografia ridotta…

 

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