Fonte: Tmz, Nikki Finke

“Liam Neeson, i suoi figli e l'intera famiglia sono scioccati e devastati a causa della tragica morte della loro amata Natasha. Sono profondamente grati del sostegno, dell'amore e delle preghiere di tutti, e chiedono privacy durante questo periodo difficile."

Questa la dichiarazione ufficiale della famiglia di Natasha Richardson, come segnala Nikki Finke.

L'attrice si trovava in vacanza in Quebec (Canada) lunedì scorso, quando è caduta mentre prendeva lezioni di sci. Apparentemente, sul momento non ha dato peso all'accaduto, nonostante chi era vicino a lei le consigliasse di farsi visitare. Un'ora più tardi, la Richardson lamentava un forte mal di testa e di non sentirsi bene, così è stata portata in ospedale con un'ambulanza. Al momento di lasciare il luogo di villeggiatura, era ancora cosciente. Da lì, le notizie si sono fatte confuse e si sono susseguite voci contrastanti sul suo stato di salute.

Ieri sera la Richardson è stata dichiarata morta dopo che si era persa ogni speranza: sono state staccate le macchine che la tenevano ancora in vita. Al suo capezzale, in un ospedale di New York, si era riunita tutta la sua famiglia, dal marito Liam Neeson e i loro due figli, alla madre Vanessa Redgrave e alla sorella Joely Richardson. L'attrice era figlia del grande regista Tony Richardson, vincitore di due Oscar come regista e produttore di Tom Jones, ed è stato proprio in un film del padre (I seicento di Balaklava) che, ad appena cinque anni di età, ha esordito in una parte non accreditata. Il suo primo ruolo importante è stato in Un mese in campagna, pellicola del 1987 in cui era affiancata da (futuri) grandi nomi come Kenneth Branagh e Colin Firth. L'anno seguente, arriva la parte che la mette sulla mappa di Hollywood, quella di Patricia Hearst nell'omonimo film di Paul Schrader.

Da lì in poi, la Richardson ha alternato film di major a prodotti indipendenti. Ha infatti recitato ne L'ombra di mille soli di Roland Joffé, pellicola con Paul Newman, per poi affiancare Rutger Hauer come coprotagonista de Le mani della notte. Nel 1994, ha recitato assieme a un cast stellare, formato da Mia Farrow, il premio Oscar Jim Broadbent e Joan Plowright, in Tre vedove e un delitto, mentre (sempre lo stesso anno) è stata la dottoressa che si occupava di Jodie Foster in Nell, pellicola in cui lavorava anche il marito Liam Neeson, che aveva conosciuto l'anno prima recitando a teatro Anna Christie. Nel 1998, invece, ha lavorato al film d'esordio di Lindsay Lohan, Genitori in trappola, il remake de Il cow boy con il velo da sposa.

Negli ultimi anni non ha lavorato molto al cinema, preferendo magari dedicarsi al teatro, partecipando comunque a Chelsea Walls (2001) di Ethan Hawke, Amici di letti e Un amore a 5 stelle (entrambi del 2002) e Un amore senza tempo (2007). Nel 1998, è arrivato il riconoscimento più importante della sua carriera, il Tony Award ottenuto per l'interpretazione di Sally Bowles in Cabaret. Si è anche aggiudicata due Evening Standard British Film Award come miglior attrice protagonista, uno per Cortesie per gli ospiti (1990) e l'altro per Follia (2006), che le è valso anche una candidatura agli British Independent Film Award.

 

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