Fonte: New York Times

Il grande regista Arthur Penn è morto all'età di 88 anni per un arresto cardiaco. Sebbene la sua carriera sia costellata di grandi film, c'è un titolo che merita di spiccare sugli altri: Gangster Story. Raccontando la storia dei fuorilegge Bonnie e Clyde, Penn non solo ci offrì una pellicola straordinaria e nobilitata da due grandi interpretazioni (Faye Dunaway e Warren Beatty), ma senza ombra di dubbio cambiò la storia del cinema. Infatti, mai fino a quel momento si erano trattati in maniera così diretta temi controversi come quelli, né si era mostrata la violenza in modo così esplicito. C'è chi sostiene che la grande stagione del cinema americano degli anni settanta in realtà sia iniziata nel 1967 con Gangster Story e io mi trovo perfettamente d'accordo.

Ma certo Penn non è stato un regista che ha creato un solo capolavoro. Come molti della sua generazione, si era fatto le ossa con la televisione, prima di esordire nel 1958 con l'ottimo Furia selvaggia, con protagonista Paul Newman nei panni di Billy the Kid. 4 anni dopo, passa ad Anna dei miracoli, per raccontare una storia commovente che aveva già narrato in televisione e a teatro, permettendo alle due interpreti di vincere l'Oscar. Nel 1966, l'anno prima di Gangster Story, dà vita a un film decisamente poco fortunato, quel La caccia che aveva un cast da sogno composto da Marlon Brando, Jane Fonda e Robert Redford. Una pellicola non perfetta, ma decisamente superiore ai magri risultati ottenuti.

Del 1970 è l'altra sua pellicola più famosa, quel Piccolo grande uomo che sembra riflettere bene lo spirito dei tempi, oltre a offrire a Dustin Hoffman uno dei suoi ruoli migliori in assoluto. Nel 1975 e l'anno successivo, arrivano altri due titoli poco fortunati, ma decisamente meritevoli di una riscoperta: Bersaglio di notte e Missouri. Soprattutto il primo, infatti, rappresenta bene un modo di fare cinema tipico di quel periodo e poco interessato alle formule classiche viste fino a quel momento.

Infine, nel 1981 arriva il suo ultimo grande film, molto personale e sincero; Gli amici di Georgia con un grande Craig Wasson. Seguono poi altri titoli meno fortunati e importanti. Ma Penn era già entrato negli annali del cinema da tempo…

 

Discutiamone sul Forum Cinema