Ricordate gli artwork di Superman realizzati da Daniele Moretti che abbiamo pubblicato alcuni mesi fa, in tempi non sospetti? Qualche giorno fa la Warner Bros. ha diffuso la primissima immagine di Henry Cavill in The Man of Steel, e siamo rimasti piuttosto colpiti nel vedere come le scelte per il costume operate dagli artisti al lavoro sul film diretto da Zack Snyder siano state simili a quelle dell'artista italiano.

Ispirazione o coincidenza? Noi ne abbiamo parlato con lo stesso Daniele: potete leggere la nostra piccola intervista qui sotto.

 

 

Come sono stati accolti i tuoi artwork online mano a mano che sono stati ripresi dai vari siti internazionali?
Dai commenti dei fan, che cercavo di seguire anche per trovare nuove idee, l’accoglienza è stata grande. L’unico motivo per cui hanno girato il mondo è stato proprio grazie a chi ha fatto circolare i miei artwork in giro per i forum e i siti specializzati. In molti hanno apprezzato, soprattutto il lavoro fatto sullo scudo.

Sei stato contattato dalla warner in merito ai tuoi artwork?
Assolutamente no, sarebbe stato… un po’ come una favola.

Cosa ne pensi del costume del nuovo superman, rivelato nella prima immagine?
Beh l’impatto è stato forte. Aspettavamo questa foto da tempo. La scelta di presentarcelo così è buona, d’impatto, esprime forza e un cambiamento radicale da tutto quello che è stato visto in precedenza. E’ ancora presto per giudicarlo davvero, dovremmo aspettare più immagini, o meglio un filmato dopo la post-produzione. Sullo scudo ho le mie riserve, io immaginavo qualcosa di più alieno e futuristico, loro hanno optato per qualcosa di più classico, forse troppo. Ma ripeto, credo sia necessario aspettare ancora, anche il contesto in cui è inserito e lo stile del film. Abbiamo a che fare con Snyder e, tra produzione e sceneggiatura, con i fratelli Nolan, non sono proprio gli ultimi arrivati.

Come giudichi le somiglianze tra il look del costume di Superman (che comunque sappiamo essere stato sviluppato nel corso di molti mesi) e i tuoi artwork più recenti? Semplici coincidenze o pensi di essere stato di ispirazione?
Prima di iniziare a lavorare sui miei art ho fatto molte ricerche, ho letto molti feed tra i fan più sfegatati, ho cercato di capire le loro aspettative. Per il 90% ci trovavamo sulla stessa linea d’onda, tutti volevano un Superman più forte, che avesse un aspetto più dark, che il suo costume esprimesse la provenienza da un altro pianeta. Insieme a tutto questo ho messo la mia passione per il personaggio. Credo che loro abbiano seguito la mia stessa strada e in qualche modo ci siamo incontrati, le somiglianze ci sono e sono abbastanza evidenti, se sono stato davvero d’ispirazione ne sono lusingato. D’altronde il mio lavoro è sempre stato di dominio pubblico.

Come è nato il particolare look che hai dato al costume di Superman nei tuoi artwork? Ti sei basato su qualcosa di specifico?
L’idea principale è nata dal nome stesso con cui Superman viene chiamato “L’uomo d’acciaio”. Ho pensato dovesse indossare qualcosa che ricordasse l’acciaio, una particolare lega che potesse conferire a Kal-el un aspetto tutt’altro che terreno. Poi la luce: Superman trae energia dal sole, ho ideato il suo costume pensandolo come una sorta di pannello solare, che cattura energia e la rilascia nei momenti critici per dare più forza al nostro eroe.
Luce e metallo insieme sono due combinazioni che possono dare risultati cromatici sorprendenti. Ma tutto questo è nato dopo aver risposto all’unica vera domanda che dava senso a tutto: ”Perché Superman avrebbe dovuto indossare un costume?”

Quale resa pensi che avrà quella particolare texture nel film?
Dare più materia a qualcosa che altrimenti risulterebbe una semplice maglia di cotone non può che giovare. Rendere il suo aspetto quasi cristallino, con i vari riflessi e bagliori che ne deriveranno, risalterà l’importanza della luce per il personaggio. Credo sia un’ottima cosa.

Trovate tutti gli artwork di Daniele Moretti nella sua pagina Flickr.