“Sembrano luoghi fantastici, potrebbe essere la nuova location di Iron Sky 2”. Timo Vuorensola non ha dubbi quando Stjepan Hundic, direttore del festival Fantastic Zagreb, gli comunica che il programma di giornata prevede una visita negli splendidi laghi di Plitvice, un’ora dalla capitale croata, spendida riserva naturale tutelata anche dall’Unesco.

 Il regista finlandese autore di uno dei film caso dell’anno, quell’Iron Sky che – bello o brutto che sia – ha comunque avuto il merito oggettivo di essere riuscito a racimolare sia attraverso il crowfunding che attraverso finanziamenti privati un budget di 7,5 milioni di euro per la produzione di una pellicola finlandese, è stato recentemente ospite di uno dei festival più originali e popolari della Croazia, interamente dedicato al cinema fantastico e di fantascienza. Dagli “incubi americani (“Human Race”, “The Battery” e “Resolution”) a cult come Rosemary’s Baby e il King Kong del 1933, passando per le Nordic Nights (thriller e horror provenienti dai paesi scandinavi) e film da grande (ma non scontato) pubblico come Only God Forgives e Stoker: contemporaneamente all’entrata della Croazia nell’Unione Europea, un festival così attento alla cinematografia occidentela conferma, se non la completa occidentalizzazione culturale (che non avverrà mai completamente) del paese balcanico, comunque l’ennesima conferma di un’apertura verso ovest che si può valutare anche in termini di gusti cinematografici.

La terza edizione della manifestazione è andata in scena un paio di settimane fa (dal 28 giugno al 6 Luglio). Tra gli highlight della kermesse, oltre alla succitata presenza di Timo Vuorensola (che all’ennesima birra notturna passata dopo le celebrazioni dell’inaugurazione ci ha confidato di amare segretamente, senza averla comunque mai incontrata, Jennifer Lawrence – “la trovo non solo una bravissima attrice, ma anche di una bellezza che non potrebbe essere più perfetta”), anche un workshop su Games of Thrones (le scene di King's Landing della seconda stagione sono state girate a Dubrovinik) e la notizia che il regista Vanja Vascarac, altro ospite del festival, partirà il prossimo novembre con la trasposizione su grande schermo di 2084, graphic novel fantascientifica di Goran Parlov, fumettista a lungo collaboratore della Bonelli. Per un paese che, da appartenente all’ex Jugoslavia, dopo i fasti di Tito (che era un grande cinefilo e che tanto investì negli studios di Zagabria) ha vissuto soprattutto il cinema d’importazione, non ci potrebbe essere che un migliore modo per cercare di ridiventare protagonista anche nella settima arte.

Una piccola nota a margine riguardo Iron Sky 2. Ecco cosa ci ha detto Timo Vuorensola riguardo il seguito:

  • Lo stanno scrivendo ora, ma non è lo stesso team di sceneggiatori

  • Lui è coa-utore del soggetto, ma non scrive la sceneggiatura, la supervisiona solamente (è capitato uguale per il primo episodio)
  • La campagna di raccolta fondi è difficilissima perchè, giustamente, “se qualcuno ti dà dei soldi, è giusto che tu lo tenga aggiornato sul progetto e che tu gli dia tutto il materiale possibile ed immaginabile per fargli capire che ha fatto bene a puntare su di te”.
  • ”Prima ero un critico di cinema e l’ho fatto finché non ho capito che sarei potuto morire per la tristezza, non era ciò di cui mi sentivo di essere venuto al mondo”
  • La campagna per il finanziamento della parte relativa del crowdfunding di Iron Sky 2 si è da pcoo conclusa con successo (182 mila i dollari raccolti, 150mila l’obiettivo).