Cosa rende grandi i film della Pixar? Lo abbiamo detto più volte nelle nostre recensioni: la storia. Molti registi hanno capito che la parola "storia" è la parola magica, e spesso quando devono parlare del loro nuovo film spiegano alla stampa di essersi voluti concentrare proprio sulla storia e sui personaggi per convincere i giornalisti di aver fatto un buon lavoro.

Ma intervenendo alla Siggraph Conference qualche giorno fa, Andy Hendrickson dei Walt Disney Animation Studios ha voluto sottolineare che il genere cinematografico dei grossi kolossal – verso il quale Hollywood sembra puntare sempre più come conseguenza di un decennio nel quale il numero di spettatori che si recano al cinema sembra stagnante – deve prestare attenzione allo spettacolo per avere successo, e non certo alla storia: "Si dice che tutto dipenda dalla storia, che la storia sia la cosa veramente importante. Ma quando fai un grosso kolossal, non è così. Alice in Wonderland, del 2010, non aveva una bella storia, ma lo spettacolo visivo che offriva ha trascinato milioni di persone al cinema. E Johnny Depp ha dato una mano."

Queste dichiarazioni hanno sollevato non poche polemiche negli ultimi giorni, perché sembrano sostenere che il segreto per fare un kolossal di successo è unicamente lo spettacolo, e la storia sia secondaria. Hendrickson ha, dalla sua, una top-10 del 2011 che sembra dimostrare questa tesi: i maggiori incassi dell'anno sono stati  sequel o film che non sono stati amati dalla critica ma ricchi di effetti visivi (come Transformers 3 e Pirati dei Caraibi 4).

Ma è proprio la sua definizione di grosso kolossal (il termine americano è "tentpole") a spiegare, in realtà, qual è il vero punto della questione: "un film che infonde il desiderio di andare a vederlo al cinema in chiunque, e attraverso qualsiasi canale distributivo". Ovvero: un film che attiri più gente possibile, e che quindi venga anche pubblicizzato il più possibile. Non c'è dubbio, infatti, che alcuni dei film che hanno incassato maggiormente negli ultimi anni siano stati spinti da enormi investimenti pubblicitari che, sommati a budget colossali, hanno poi fatto sì che il profitto vero e proprio venisse, magari, dal merchandising perché i pur enormi incassi finivano per coprire le spese. Proprio le grandi campagne pubblicitarie possono convincere gli spettatori a riempire le sale i primi giorni, ma sarà il passaparola e la soddisfazione degli spettatori stessi a far sì che il successo del film si traduca poi in visioni ripetute e grosse vendite anche in home video, e non è affatto detto che la storia sia esclusa da questa equazione.

Se pensiamo a kolossal come Harry Potter, Il Signore degli Anelli o Star Wars, ma anche a Titanic, ci rendiamo conto che il vero segreto che trasforma un "tentpole" in un classico – che poi corrisponde anche a una miniera d'oro – è proprio la forza della storia che ha alla base…