Nuovo adattamento del romanzo di Stephen King L’incendiaria, dopo il film Fenomeni paranormali incontrollabili del 1984, Firestarter è uscito nelle sale italiane e statunitensi questa settimana. Il film ha come protagonista Charlie (Ryan Kiera Armstrong), ragazzina dotata di straordinari poteri pirotecnici, che da più di dieci i genitori Andy e Vicky (Zac Efron e Sydney Lemmon) cercano di proteggere fuggendo da un’agenzia governativa che vuole sfruttare il suo dono.

In un’intervista a Comicbook, lo sceneggiatore del film, Scott Teems, ha raccontato sfide e obiettivi del suo lavoro. Avere alle spalle un precedente adattamento è stato un fattore positivo, piuttosto che un peso:

Quello che mi ha dato fiducia era che era già stato fatto un film abbastanza fedele al libro, nel modo in cui quest’ultimo è raccontato in modo non lineare. Direi che aveva la stessa struttura e la stessa storia, soprattutto la prima metà. Nn c’era dunque bisogno di ripeterlo. Questo mi ha dato così la libertà di provare a trovare un nuovo modo di raccontare la storia, che è diventata più lineare. Nel nuovo Firestarter volevo approfondire l’unità familiare prima che venisse distrutta: Andy, Vicky e Charlie, invece di Andy e Charlie in fuga, che nel libro e nel film originale costituisce la maggior parte della storia, con dei flashback di Vicky. Volevo raccontare la famiglia e passare del tempo con loro, con la speranza che, quando si separano, l’impatto emotivo fosse maggiore.

Nel rapportarsi con la fonte di partenza, il romanzo, l’obiettivo di Teems è stato invece:

Riportare in vita la storia di King in vita in un modo nuovo, senza allontanarmi da ciò che è stato fatto prima solo per il gusto di allontanarmi da quello. Volevo trovare il vero senso della storia e una via d’accesso, che, per me, era la relazione padre-figlia. Penso che un buon adattamento sia quello che riesce a trovare la verità, il nucleo emotivo della storia e si attiene a quello. E questo è sempre stato, nel libro e in questo film, un rapporto d’amore padre-figlia e un padre che cerca di proteggere la sua bambina sia dal mondo esterno che da se stessa.

Ogni volta che sono stato in grado di portare elementi della storia del libro nel film, l’ho fatto volentieri. Ci sono un sacco di piccole cose: ad esempio, nei titoli di testa, quando vediamo i flashback del video di loro al college, molto di quello è [tratto] direttamente dal libro. Sono presenti anche omaggi all’interno della storia, ma in realtà si tratta semplicemente di seguire il percorso sincero ed emotivo dei personaggi: va bene lo stesso se questo può convergere con ciò che è stato scritto prima, o se invece prende la propria strada.

Avete già visto Firestarter? Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

FONTE: CB

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