Nella lunga telenovela di Ghostbusters 3 abbiamo avuto due sole certezze: il disinteresse di Bill Murray e le dichiarazioni da "addetto stampa" di Dan Aykroyd.

In una nuova intervista rilasciata a Esquire, un evidentemente esasperato Aykroyd, ha parlato di svariati argomenti collegati alla pellicola, giungendo addirittura a "sfidare" la Sony, esortandola a rompere gli indugi, a produrre il film e contare i soldi degli incassi stratosferici. Nel caso contrario, tutti dovrebbero tacere per sempre.

Io e Ivan (Reitman, ndr.) abbiamo lavorato a ogni sceneggiatura nel corso di questi anni e ora abbiamo una storia che tutti noi riteniamo valida per la terza pellicola. Siamo più vicini che mai alla realizzazione della pellicola ma data la natura mutevole dell'industria cinematografica forse arriverà il momento in cui tutto questo si tramuterà in "numero di produzione XP39789". A quel punto comincerò a noleggiare le vetture, a prenotare gli alberghi e fatturare quanto ho scritto. Finora io e Ivan abbiamo lavorato gratis e entrambi speriamo che a Los Angeles quel "numero di produzione" possa diventare un progetto concreto creato da noi che possa essere messo a disposizione del pubblico. Se questo non dovesse accadere la vita di Dan Aykroyd, della sua famiglia e dei suoi amici proseguirà piena anche senza Ghostbusters 3 (…) Stupnitsky e Eisenberg hanno fatto un ottimo lavoro e ci sarà una sorta di arbitrato sul loro operato. Spero che questo possa portare a dei crediti anche per loro, ma ancora non posso saperlo, perché dobbiamo ancora determinare la versione finale dello script.

A quanto pare poi, la firma di Bill Murray per dare il nulla osta al film non è più necessaria, dato che l'attore si sarebbe "tradito" con le sue stesse parole:

Dunque, io sono un quinto delle voci chiamate in causa, insieme alla compagnia di produzione, Ivan, Bill e Harold. Dobbiamo firmare tutti all'unanimità, ma non so se la parola di Bill sia vincolante oramai. Quando un paio di anni fa ha dichiarato di non voler più essere coinvolto, ha abrogato i suoi diritti sulla pellicola. Penso che la casa di produzione abbia qualche clausola secondo la quale in caso di disinteresse verso il franchise, la sua posizione nei riguardi dello stesso non sarebbe più stata vincolante. Se ne occuperanno i legali. Ovviamente per noi sarebbe un piacere vedere Bill che arriva e ci fa "Ok, mettiamoci al lavoro".

Alla Sony Aykroyd rivolge un messaggio molto diretto:

Se il film fosse uscito quest'estate, sarebbe stato un successo stratosferico (…) E' ora di dire alla casa di produzione, e lo farò pubblicamente adesso, che è arrivato il momento di mettersi al lavoro sul film o le "portate principali" verranno sprecate. E non sarebbero in grado di farlo senza di noi, che possediamo i diritti del film, quindi è ora di darsi una mossa.