Sono uscite le primissime recensioni di Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2. Di seguito ve ne proponiamo una selezione, tradotta in italiano; e si tratta nell'insieme di giudizi positivi.

Tornate a visitare BadTaste nel pomeriggio: a partire dalle 17 vi proporremo aggiornamenti in tempo reale dalla premiere mondiale di Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2, che si tiene a Londra.

Ecco intanto una nuova foto, scattata dietro le quinte del film, in cui possiamo vedere meglio la scenografia della rimessa delle barche:

Ed ecco le prime recensioni.

Todd McCarthy, per l'Hollywood Reporter:

Una conclusione soddisfacente… che giustifica appieno la decisione, in precedenza ritenuta puramente commerciale, di dividere in due parti l'ultimo libro. È un finale entusiasmante e – per usare un eufemismo – ricchissimo di azione. Piacerà a tutti i fan.

Yates, che nei film precedenti era sembrato troppo diretto e asciutto, qui dispiega invece il suo pieno potenziale, orchestrando un'enorme scacchiera di eventi con finezza impressionante e una più intensa composizione drammatica.

Steve Kloves ha avuto un lavoro difficile, perché ha dovuto inserire molti personaggi senza sacrificare il ritmo: quest'ultimo capitolo suggerisce un'attenzione ancor maggiore del solito all'equilibrio narrativo. Semplicemente, è chiaro che la troupe ha sentito la responsabilità di far bene il suo lavoro, e ci sono riusciti.

Il 3D si sposa molto bene con i tanti effetti visivi, ma anche con la profondità che Yates conferisce a molte scene. Il duello finale tra Harry e Voldemort, due contendenti di pari forza, si compone di una serie di fasi distinte, che rivelano gli ultimi strati di informazione. Ed è ben alleggerito da tocchi di umorismo.

Philip Womack per il Telegraph:

Forse, la più grande vittoria di quest'ultimo film è che riesce a colmare le lacune della scrittura di JK Rowling, che nell'ultimo volume non era riuscita a trasmettere il necessario senso di epicità: ma qui Yates tramuta la battaglia finale in uno spettacolo davvero terrificante. Una prova cinematografica monumentale, e non è la fine. Come potrebbe esserlo? Nell'ultima scena sappiamo che, anche se non ci saranno altri libri, questi personaggi vivranno con noi per sempre.

Justin Chang per Variety:

Va visto e giudicato come la seconda metà di un unico lungo film. Ma per certi versi, la seconda parte si regge sulle sue gambe: con il suo ritmo accelerato, il flusso incessante di azione e duelli, la Parte 2 sembrerà alla gran parte degli spettatori molto più entusiasmante e coinvolgente della più lenta e atmosferica Parte 1.

Yates riesce a far convergere gli innumerevoli filoni drammatici, tematici, romantici, emotivi e musicali dei sette film precedenti. E per tutto il tempo, Yates e Kloves si prendono molte libertà – e molto intelligenti – con il testo sacro di JKR, in particolare durante il lungo e devastante assedio a Hogwarts (che era destinato a riuscire meglio sullo schermo che sulla pagina). La differenza più interessante rispetto al libro è che Voldemort si sente indebolito ogni volta che viene distrutto uno degli Horcrux, il che permette al digitalmente sfigurato Fiennes di introdurre – in modo sconcertante – un'ombra di vulnerabilità nel suo ritratto del Male implacabile.

 

Baz Bamigboye per il Daily Mail:

Tutta la saga ci ha condotti fino a qui, e poteva facilmente essere una delusione. Ma la lotta tra bene e male è più che soddisfacente: è entusiasmante.

Ho passato tutta la carriera a osservare e studiare gli attori, e per me è stato bellissimo veder crescere i tre protagonisti di Harry Potter. Certo, Daniel Emma e Rupert erano un po' legnosi alla prima apparizione; ma sono diventati interpreti che continuerò a seguire con piacere.

Ho contato 1132 nomi nei titoli di coda: tutti – attori, produttori, tecnici, specialisti – sono tra i migliori professionisti del cinema britannico. E ora restano senza lavoro. Ma che bel modo di andarsene.