Harry Potter

Fonte: Mid-Day via DanRadcliffe.com

Mentre procedono a pieno ritmo le riprese di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, vi proponiamo oggi la traduzione di un reportage dal set, arricchito da una dettagliatissima intervista al regista David Yates e a due dei protagonisti, Daniel Radcliffe (Harry) e Katie Leung (Cho Chang, nella foto).

Con l'occasione, vi segnaliamo anche alcune nuove foto "rubate" sul set del film, in cui vediamo, tra l'altro, la McGranitt su una sedia a rotelle, convalescente dopo l'attacco dei Mangiamorte.

Ecco la traduzione del reportage e dell'intervista…

"La strada che dal Dorchester Hotel di Londra porta agli studi cinematografici di Leavesden è generalmente molto scenografica, piena di parchi verdi e prati rigogliosi. Ma quest'anno il surriscaldamento globale si fa sentire, e non si vede altro che distese di erba secca e marrone.

I Leavesden Studios sorgono nel luogo in cui, durante la Seconda guerra mondiale, si costruivano gli aeroplani militari. I produttori di Harry Potter erano alla ricerca di un ambiente in cui costruire dei set permanenti e girare i film. Leavesden è apparso subito come il posto ideale. Anche la struttura non è cambiata molto, e i soffitti sono bassi, il che obbliga i registi a usare l'immaginazione.

Per la colazione, sono stato condotto a una grande tenda, le cui pareti erano tappezzate di storyboard relativi all'ultimo film di Harry Potter, L'Ordine della Fenice, diretto da David Yates: il primo regista inglese di Harry Potter [Qui il giornalista commette un errore: anche Mike Newell, regista del quarto film, è inglese! N.d.r.]

Quali sono le qualità che Lei possiede e che le permetteranno di dirigere questo film?

David Yates: Il nucleo del libro di JK Rowling ha a che fare con le emozioni. Vediamo [Spoiler! Selezionate con il mouse per leggere!]—> la morte di Sirius. Harry non ha più i genitori, e l'unica cosa a cui si può appoggiare, ovviamente, sono gli amici e il suo rapporto con Sirius Black. <— Credo che i produttori avessero in mente proprio questo aspetto quando mi hanno chiesto di dirigere il film: assicurarsi che la storia fosse pervasa di emotività. Ed è questo che sto cercando di realizzare.

Era scioccato quando le è stata proposta la regia?

Yates: Ero sorpreso. E' stato un grande onore per me. Non avevo letto i libri. Stavo facendo una passeggiata sulla costa della Cornovaglia, nel Sud dell'Inghilterra, quando ho ricevuto una telefonata dal mio agente, che mi chiedeva di dare un'occhiata al progetto per Harry Potter, e mi diceva che mi avrebbe inviato il romanzo. L'ho letto in una settimana, e l'ho adorato: me ne sono letteralmente innamorato. Così mi sono rimesso in pari con tutti gli altri. Poi ho conosciuto David Heyman, il produttore, che è un uomo delizioso, così ho pensato che l'esperienza potesse essere divertente. E così è stato, almeno finora: un gran divertimento.

Cosa sta facendo esattamente, per rendere questo film unico, e interamente suo?

Yates: C'è più attenzione all'aspetto emotivo, rispetto agli altri film; è un po' più adulto, inevitabilmente, vista la trama. E quanto alla realtà della magia, questo film avrà un'atmosfera più spoglia e più tesa, più cupa e più forte. Il mio contributo va nella direzione di far "crescere" i film, così come stanno crescendo i libri.

Harry riceve il suo primo bacio in questo film. Qual è stato il vostro approccio a questa scena?

Yates: La maggior parte della troupe che lavora sul set ha collaborato con Daniel Radcliffe sin da quando era un bambino; il giorno in cui abbiamo girato la scena del bacio, si sono affollati intorno al monitor. Dovevano assolutamente vedere questo momento, farne esperienza, perché per loro Daniel era come un figlio, dato che l'hanno seguito in tutte le fasi della sua crescita. Si sono emozionati molto nel vedere il suo primo bacio. E' stata un'esperienza molto interessante, e io volevo farla sembrare più vera e più concreta possibile. Abbiamo fatto tantissimi ciak prima di ottenere il risultato voluto; è una scena molto dolce e delicata, come dovrebbe essere il primo bacio per chiunque.

Aggirandomi per gli studios, scopro che l'intera produzione del film occupa otto grandi palchi, su ognuno dei quali trovano posto tre set. Il tutto dà lavoro a 1500 persone.

Quindici persone lavorano nel reparto "props" (oggetti di scena): il 90 per cento di questi oggetti sono realizzati appositamente per il film. Nel set di Grimmauld Place, noto un arazzo con il disegno dell'albero genealogico di Sirius Black; mi dicono che l'ha disegnato JK Rowling in persona.

La Stanza delle Necessità a Hogwarts riveste un significato particolare in questo film, perché è qui che Harry riceve il suo primo bacio, da parte di Katie Leung, diciottenne asiatica che è stata scoperta in Scozia. Ha interpretato Cho Chang già nello scorso film. Katie ha un tono di voce molto pacato e modesto.

E' stato facile recitare con Daniel?

Katie Leung: Sì, molto. E' pieno di energia, e ti mette a tuo agio. Parla in continuazione, ti dice di non essere nervosa. E' bellissimo lavorare con lui.

Cosa succede al personaggio di Cho in questo film, rispetto al precedente? Fa degli incantesimi?

Katie: Sì, stavolta ha una bacchetta. Nello scorso film, Harry aveva una cotta per lei ma lei era fidanzata, quindi non è successo niente. Ma il suo ragazzo è morto nel Calice di Fuoco, e la relazione di Cho con Harry si sviluppa nel quinto film. Ma Cho è amareggiata perché non riesce ad accettare la morte del suo ragazzo. Questo complica l'amicizia con Harry, e il tutto finisce in un disastro completo.

Daniel bacia bene?

Katie: Sì, bene. Mi sono divertita molto.

Uno dei nuovi set, la cui costruzione non è ancora terminata, è l'atrio [del Ministero], che somiglia molto alla Metropolitana di Londra, e sarà usato nella scena della battaglia finale tra Harry e Voldemort. Una bandiera inglese, ricordo dei mondiali di calcio, sventola su questo set.

La Sala Grande è il set più vecchio, esiste da otto anni. Può contenere 350 persone. E' largo oltre dieci metri e lungo circa 40 metri. Il pavimento è fatto di pietra di York, ed è lì da otto anni. Il set è impressionante. Dopo la Sala Grande, il set più vecchio è quello della Sala comune dei Grifondoro. I ritratti che sono appesi alle pareti raffigurano il cast e alcuni membri della troupe. Nell'ufficio di Silente ci sono ritratti dei vecchi presidi addormentati.

La scena che stanno girando oggi è in esterni, su un ponte con un bluescreen. Coinvolge Dan, Rupert, Emma, Matthew [Lewis, Neville] e Evanna [Lynch, Luna Lovegood]. Il regista ordina il quindicesimo ciak prima di lasciare liberi gli attori. Daniel è il primo ad allontanarsi dal set. Ci spiega la scena:

Daniel Radcliffe: "Oggi c'è un po' di isteria, perché abbiamo ricominciato le riprese da circa un mese e mezzo, ma per Emma è il primo giorno. E Rupert ha avuto circa un mese di ferie. Siamo tutti un po' distratti quindi ci viene da ridere. Sono anche inciampato su Rupert.

Stiamo girando una scena che conduce all'atto finale del film, in cui la Umbridge [Imelda Staunton] è stata portata via nella Foresta Proibita [dai centauri] e noi ci ricongiungiamo con Ron, Neville, Luna e Ginny.

Poi andremo tutti insieme ad affrontare Bellatrix Lestrange e Voldemort. Quindi questa scena dovrebbe preannunciare l'intensità dell'ultima scena, ed è difficile, ma ce la faremo"

Quanto è diverso questo Potter?

Daniel: Molto diverso, finora: questo ruolo è una sfida più difficile rispetto ai film precedenti. Non è una sfida dal punto di vista fisico, ma per la recitazione. Poi è diverso lavorare con David Yates, ha una voce molto acuta ma parla a volume molto basso, e con un tono pacato.

Questo film è diverso anche perché nel bel mezzo delle riprese abbiamo fatto una pausa di un mese e mezzo per sostenere gli esami scolastici. E' strano, non era mai successo prima che la produzione si interrompesse così a lungo.

A che punto sei nella tua carriera scolastica?

Daniel: Ho appena finito il mio penultimo anno di scuola. Mi manca un anno. Ma prenderò un anno sabbatico, e tra due anni ci penserò.

E' facile ricominciare dopo i periodi di sospensione delle riprese?

Daniel: Possono volerci due giorni per rientrare nel ritmo. Ma avendo interpretato Harry per così tanto tempo, tornare a immedesimarsi nel personaggio è sempre più facile.

Harry ha sedici anni. Come vedi il tuo percorso di crescita in relazione al suo?

Daniel: E' lo stesso: ha gli stessi alti e bassi di ogni ragazzo della sua età. Solo che nella storia di Harry è tutto esagerato, esasperato. E' più di quanto dovrebbe sopportare un essere umano normale, perché l'essere umano medio non ha poteri magici. E a causa della natura di questa storia, Harry vive in un mondo "accentuato", una realtà intensificata. Credo che i momenti più felici per Harry siano più felici di quanto una persona normale possa sperimentare; e i suoi momenti più tristi sono peggiori di quelli delle persone normali.

Cosa puoi dirci dell'aspetto romantico del film?

Daniel: Ovviamente le premesse sono poste già nel quarto film. Stavolta diciamo che la cosa giunge a maturazione. La scena del bacio è stata molto divertente.

Come commenti la frase di Katie, secondo cui tu baci bene?

Daniel: Mio Dio. E' stato divertente! Io e Katie eravamo impacciati e nervosi all'inizio, ma quando ci siamo abituati alla situazione, è andato tutto bene.

Quanti ciak ci sono voluti?

Daniel: Forse trenta.

In Equus, lo spettacolo teatrale con cui debutterai nel West End di Londra nei panni di uno stalliere con problemi psicologici, dovrai recitare nudo. La cosa ti imbarazza?

Daniel: Sarebbe da codardi non farlo, perché tutti gli altri attori in questo ruolo l'hanno fatto, quindi se non lo facessi anch'io non interpreterei davvero la parte. Sarebbe una versione annacquata della parte. Non sarebbe la stessa cosa. Sarò estremamente nervoso, ma è scritto nel copione, quindi va fatto.

Sei impaziente di salire sul palco?

Daniel: Sarà da brividi, ma sarà molto emozionante, perché è una nuova sfida. Qualcosa che non ho mai fatto prima. Sto facendo allenamento vocale, per imparare a proiettare la mia voce nel teatro. Molti attori iniziano con la scuola di teatro per poi passare al cinema. Ma io sto facendo il percorso inverso, dal cinema al teatro. E' un percorso poco ortodosso, ma sarà emozionante.

Interpretare Harry Potter per così tanti anni ti ha cambiato?

Daniel: Non so se il mio carattere è cambiato grazie a Harry. Penso di essere cresciuto come tutti i ragazzi che passano dai 10 ai 17 anni: forse un po' più velocemente, perché sono circondato da tanti adulti. Per molti ragazzi, le uniche relazioni con adulti sono quelle con i genitori e gli insegnanti. Io lavoro con gli adulti da quando avevo 11 anni.

Pare che tu sia il sesto uomo più ricco d'Inghilterra.

Daniel: Non voglio pensarci: Cerco di non pensarci, perché sono tutte chiacchiere, per la maggior parte.

Cosa pensi del mondo e della vita di Harry?

Daniel: La vita è crudele con Harry, perché lui non ha certo chiesto che gli accadessero tutte quelle cose. E' stato gettato in questo mondo da incubo a causa di una serie di circostanze, e non per colpa sua. Suppongo che la situazione di Harry sia la più ingiusta, semplicemente perché non se lo merita. E' una delle ingiustizie più grandi."

Harry Potter e l'Ordine della Fenice, per la regia di David Yates, uscirà al cinema il 13 luglio 2007