Jena Malone ha ricordato la lavorazione di Hunger Games con un post su Instagram, ammettendo di avere molta difficoltà a ricordare quei tempi.

Il motivo, come confessato dall’attrice che ha interpretato da Johanna Mason, è il ricordo di un evento molto traumatico.

Questa foto è stata scattata subito dopo la fine delle riprese di Il canto della rivolta – Parte 2, quando ho dovuto dire addio a tutti sul set. Stavamo girando in un’ambientazione bellissima nelle campagne francesi, avevo chiesto all’autista di farmi scendere in quel campo in modo che potessi piangere e catturare questo momento.

Questi momenti a Parigi sono stati estremamente duri per me, stavo affrontando una brutta rottura e poi ero stato stuprata da una persona con cui avevo lavorato.

Ero così grata per questo progetto, per le persone con cui avevo stretto amicizia e per la splendida parte che avevo potuto interpretare. Un turbinio di emozioni con cui solamente ora sto facendo i conti. Vorrei tanto che non fosse legato a un evento così traumatico, ma suppongo che si tratti della natura selvaggia della vita… capire come si faccia a compensare il caos con la bellezza.

Ho lavorato sodo per guarire e per imparare attraverso la giustizia rigenerativa, ho dovuto trovare pace con la persona che mi aveva violato e ho dovuto fare pace con me stessa. È stato difficile parlare di Hunger Games e di Johanna Mason senza avvertire l’acutezza di questo momento nel tempo, ma sono pronta a farmi strada in questo mare e a reclamare la mia gioia e il mio traguardo.

Sono vicina a tutte le persone sopravvissute. L’elaborazione è lenta e non lineare. Voglio dire che sono qui nel caso abbiate bisogno di parlare con qualcuno, mandatemi un messaggio se avete bisogno di un posto sicuro, io vi ascolterò.

Nei commenti al post l’attrice ha spiegato che non ha voluto dire il nome dell’aggressore per evitare di alimentare “il clima di cancel culture che è stato creato” e di aver preferito quindi di applicare la giustizia riparativa.

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