Sono uscite come previsto, a iniziare dalla serata di ieri, le prime recensioni di Hunger Games. I critici sono tutti concordi: il film sta piacendo molto, e su Rotten Tomatoes non si smuove ancora dal 100% di consensi, con 14 recensioni all'attivo.

Ecco alcuni passi scelti dalle recensioni:

Olly Richards su Empire:

Forse il più grande merito di Hunger Games – e di meriti ne ha molti – è aver adattato un romanzo per ragazzi di grande successo producendo qualcosa che funziona come film, non solo come adattamento del libro. Non occorre aver letto il romanzo per capire il film. Questo mondo è segnato da una crudeltà a cui Gary Ross non si sottrae mai. Il lusso di Capitol City è quasi opprimente, ingordo, richiede uno sforzo costante. La Lawrence è perfetta nel ruolo di Katniss: c'è pochissima delicatezza in lei, ma una determinazione malinconica a fare il bene anche a costo di fare il male nel frattempo. La violenza è trattata in modo molto intelligente, girandoci intorno per rispettare il rating PG-13. La camera a mano, usata in tutto il film, torna particolarmente utile nei momenti di violenza, ruotando intorno all'azione e facendoci credere di aver visto tutto mentre in realtà non abbiamo visto nulla di davvero cruento. E' un trucco vecchio ma efficace.

Todd McCarthy sull'Hollywood Reporter

Struttura narrativa solida, azione incessante e una protagonista a cui ci si affeziona. Come in Winter's Bone, anche qui Jennifer Lawrence resta sola sullo schermo in molte scene, e se la cava benissimo. Il suo è un volto che sembra nato per il cinema, e riesce a cambiare aspetto da un'inquadratura all'altra: una versatilità che fa di lei un'attrice ideale per il grande schermo. I comprimari non riescono a starle alla pari; tranne Lenny Kravitz, che potrebbe avere davanti a sé una carriera da attore.

Justin Chang su Variety:

Avvincente, ben realizzato, molto fedele al materiale di partenza e centrato sulla performance validissima di Jennifer Lawrence, il film promette di accontentare i fan, divertire gli altri spettatori e diventare uno dei film più riusciti dell'anno. Eppure, di fronte a un successo commerciale quasi sicuro, a quanto pare nessuno se l'è sentita di rischiare le scommesse artistiche che avrebbero potuto trasformare un adattamento rispettabile in un ottimo film.

Sean O'Connell su CinemaBlend:

Un casting davvero riuscito. La Lawrence è perfetta, matura e versatile. Il carisma tranquillo di Josh Hutcherson fa di lui un ottimo Peeta, e Stanley Tucci ruba la scena nel ruolo del presentatore Caesar Flickerman.

Kate Muir sul Times:

Una battaglia lunga e violenta, che all'anteprima ha fatto sobbalzare sulla poltrona gli spettatori più giovani; ma i momenti più drammatici sono sfocati da un uso sapiente della camera a mano. Per il pubblico più maturo è una satira mordente sui reality show. Jennifer Lawrence e questo franchise andranno lontano.

Matthew Leyland su TotalFilm:

Un teen movie adulto, una versione futuristica di Winter's Bone; e anche qui la Lawrence è la colla che tiene insieme una casa senza padre e quasi senza soldi. L'inizio del film è molto ben riuscito; Ross presenta i personaggi e la situazione con una sobrietà e un'austerità che spiazzano lo spettatore: la musica è ridotta al minimo, la fotografia è in stile indie, i colori freddi. Tinte più forti invece a Capitol City, la decadente sede del governo. La violenza è suggerita più che mostrata, grazie anche a un montaggio sapiente. I primi secondi nell'Arena, all'inizio dei Giochi, sono uno dei momenti più violenti, uno scontro tutti-contro-tutti che lascia a terra parecchie vittime. Ma Ross è attento a non esagerare con gli effetti sonori e spezzetta il massacro in una serie di flash quasi subliminali, e così riesce a preservare l'orrore senza essere troppo esplicito.

Xan Brooks sul Guardian:

Una storia avvincente e una satira leggera: una bestia rara, un blockbuster d'azione hollywoodiano che è anche intelligente e serrato. Solo nella conclusione vacilla un po': vincolato dal franchise (sono tre libri e saranno tre film), Gary Ross opta per un finale debole. Ma a ben pensarci forse è meglio così: Hunger Games ci dice che il gioco è truccato e il banco vince sempre, e l'unica speranza per Katniss è sfuggire al suo destino e porre le basi per un improbabile sequel.

 

In Hunger Games vedremo Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Stanley Tucci ed Elizabeth Banks. Diretto da Gary Ross, e prodotto da Nina Jacobson con la Color Force in tandem con Jon Kilik e Lionsgate, Hunger Games uscirà il 23 marzo 2012 negli Stati Uniti e il 1 maggio in Italia. Ulteriori informazioni sul progetto e sulla trama nella nostra scheda. Il secondo film, Catching Fire, uscirà a novembre 2013.