Da queste parti abbiamo un po' il chiodo fisso per il cinema anni ottanta.

Una questione anagrafica per buona parte della redazione, senza ombra di dubbio; ma quando constatiamo con estremo piacere e enorme soddisfazione che lettori con la metà dei nostri anni nutrono una vera e propria venerazione per film come Gremlins, I Goonies, Ritorno al Futuro, Ghostbusters, RoboCop e via di questo passo ci rendiamo conto dell'ovvio: il cinema è una passione traversale e verticale che non ha nulla a che vedere con la data di nascita.

L'età non conta.

Di recente abbiamo dedicato uno speciale incentrato su 37 cult che compiono 30 anni nel 2014.Ebbene adesso torniamo a parlare di questo magico decennio di cinema segnalandovi "I Dieci segreti del filmmaking anni 80 dimenticati dal cinema moderno".

Si tratta di un articolo apparso su io9 in cui vengono messi in evidenza gli ingredienti basilari del grande cinema popolare di quel periodo. Fattori che al giorno d'oggi, in blockbuster da 200 milioni di dollari lunghi tre ore in cui per i primi 90 minuti non accade quasi nulla, paiono essere del tutto obliati.

1) Effetti Speciali Pratici e Prostetici. Da Cronenberg a Carpenter, gli anni ottanta sono stati un tripudio di pupazzi, gel, animatronic e amenità del genere.

2) Concedersi del tempo per porre le fondamenta dei personaggi. Un'arma a doppio taglio perché potrebbe anche rallentare il tutto, ma una maniera per interessarsi emotivamente ai personaggi e avere a cuore quello che accade loro.

3) Il profondo senso di cameratismo. Può essere I Goonies o Star Trek, ma guardare un film anni ottanta ti dà la sensazione di essere testimone delle avventure di un autentico gruppo di amici.

4) Ragazzini che sembrano davvero dei ragazzini. Nella stessa maniera dei cameratismo di cui sopra, i lungometraggi di quel decennio ci fanno vedere dei bambini che sembrano davvero tali.

5) Una maggiore coscienza di classe. I film anni ottanta non si vergognavano di mostrare delle cucine sporche e immerse nel caos come quella di E.T. o una coppia che fuma marijuana in giardino come in Poltergeist. Oggigiorno la vedremmo intenta a fare del sesso patinato da film.

6) Mantenere delle "dimensioni ridotte". Non c'è bisogno di un minutaggio di tre ore per rendere grande un film. La maggior parte dei film anni 80 racconta delle storie memorabili in 90 minuti, titoli di coda inclusi.

7) Canzoni portanti leggendarie. Tutti si ricordano ancora la main theme di Ghostbusters. Ma qualcosa fra il primo e il terzo Men in Black è andato smarrito…

8) Spaventi non ironici. Oggi, ad eccezione dei film horror, i lungometraggi non fanno più paura e, se lo fanno, tutto è stemperato dall'ironia. Negli anni ottanta i filmmaker sapevano che anche i "film per bambini" come E.T. o I Goonies potevano avere dei passaggi intensi all'insegna del terrore. 

9) Una satira pungente. Non si fa più satira a parte nelle commedie. Ma nell'era che ci ha regalato RoboCop, Aliens, Essi Vivono il cinema osava molto di più.

10) Mostri e villain di razza. Tolte rare eccezioni come il Joker di Heath Ledger, che fine hanno fatto i cattivi come Thulsa Doom e Rene Belloq? Villain con uno scopo, un obbiettivo e, magari, un nascondiglio davvero cool.