Hans Zimmer, in maniera più o meno sibillina, ha toccato diverse volte l'argomento Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Sulle nostre pagine, potete trovare diversi articoli in cui abbiamo riportato le parole del compositore riguardanti la partitura del terzo film di Batman diretto da Christopher Nolan (li trovate qui, qui e qui).

A riprese ormai terminate, il filmmaker inglese si trova in un punto della post-produzione in cui uno degli uomini chiave diventa proprio Hans Zimmer, artista che ha il compito di sottolineare con un'adeguata partitura musicale la pellicola di Nolan.

In un'intervista pubblicata sulle pagine di Hero Complex, il musicista espande la riflessione sul suo operato commentando, inoltre, la segretezza che avvolge il cinecomic:

La maniera giusta per inquadrare un sequel è trattarlo come se fosse un film autonomo. Altrimenti ti ritroveresti a dover trattare tutti gli elementi peggiori che potresti avere quando lavori a un seguito. Mi è balenata in testa un'idea addirittura prima d'iniziare a lavorare a Sherlock Holmes e che Christopher cominciasse a girare. Sono andato al dipartimento musicale della Warner e ho chiesto "Mi sono guadagnato la possibilità di prenotare, per un paio di giorni la più grande e folle orchestra e fare qualche esperimento per Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno? Se va male o se a Chris non piace, potremmo solo fingere che tutto questo non sia mai accaduto".

Stando a Zimmer tutto è andato per il verso giusto:

La mia idea era scrivere la musica in maniera differente dal solito, e di ottenerla con un'orchestra atipica in grado di suonare in maniera diversa. Ha funzionato e potete già sentirne qualche frammento grazie al trailer. Mi ritrovo ad avere 25 minuti di materiale, molto, molto radicale e inconsueto.

Il compositore condivide in toto anche l'atmosfera di assoluta segretezza che Christopher Nolan mantiene intorno alla sua creatura:

Il nostro compito dovrebbe essere quello di stupirvi. Parte dell'esperienza cinematografica dovrebbe basarsi, appunto, sulla sorpresa. Lavoriamo sodo per mantenere vivo questo aspetto del filmmaking anche se oggigiorno pare che il mondo non sia più interessato. Tutti vogliono sapere tutto e subito, sulle star coinvolte, su questo, su quello. Tutta roba che per noi non conta. Dico davvero, per noi l'importante è la scrittura, la sceneggiatura, le idee e il viaggio. Ingredienti che vanno trasformati in un'opera realmente valida.