Fonti: varie

La reazione sembra essere ovunque la stessa: freddezza. E' così che i critici hanno reagito al Codice Da Vinci, nei cinema ovunque nel mondo da domani e presentato ieri al Festival di Cannes.

Già l'altroieri erano state realizzate delle proiezioni per la critica, con risultati deludenti. Ieri la proiezione per il grande pubblico, che ha riso di più e, certo, ha applaudito alla fine, ma per un minuto scarso.
Negli Stati Uniti in particolare il film non è stato particolarmente apprezzato – e lo diciamo basandoci sui guru di RottenTomatoes.com, sito-database dei maggiori critici online e non in USA.
Al momento le recensioni inserite sono 36 (in media per un kolossal di questo tipo bisogna aspettare il centinaio per fidarsi della percentuale, ma già ora un giudizio di massima si può dare, anche perché i critici più importanti hanno detto la loro), con un voto medio (al momento) sotto il cinque e un misero 19% di pareri positivi totali.

Per Todd McCarthy di Variety il film è "una pellicola oppressivamente ciacolante, che non è esattamente noiosa ma vi si avvicina molto se si pensa al materiale provocatorio da cui è tratta". Emanuel Levy lo vede diviso tra "thriller, epica religiosa, melodramma famigliare, ma sensa soddisfare alcun livello – questo deludente film frustrerà gli spettatori che conoscono il libro, mentre annoierà chi non lo ha letto con una narrazione vaga e confusa".

Richard Corliss sul Time (inglese) lo giudica "non buono, lungo (2 ore e 32 minuti) e in gran parte inerte", mentre l'Hollywood Reporter ne parla come di un "miscuglio confuso di mito storico, simbologia religiosa e thriller-d'azione internazionale a formare un pesante melodramma"; A.O.Scott sul New York Times sostiene che "Mister Howard e Mister Goldsman maneggiano il materiale (che si suppone provocatorio) del libro di Mr.Brown con guanti di bambini, sistemandolo in una comoda scatola di conclusioni sulla fede e la sua storia nella solita maniera sentenziosa". Laconica la critica su USA Today: "un film melodrammatico, a volte privo di vita, che perde totalmente la suspense del noto romanzo".

David Poland sul suo blog è costernato: "per me, il film è stato semplicemente un disastro. Non avevo alcun interesse verso i personaggi." E, sostenendo di aver parlato con alcuni fan del libro, aggiunge che anche gli amanti del tomo di Dan Brown ne rimangono delusi. Ma su questo non si può ancora sindacare: il film esce domani in tutto il mondo, e per ora le stime sono di incassi molto alti ovunque. Bisognerà vedere se il passaparola sarà positivo o meno…

Sui siti di cinema più noti della rete non va meglio: Joblo.com, Chud.com e Comingsoon.net, DarkHorizons, UrbanCinefile sono tutti piuttosto delusi.

Tra le voci fuori dal coro c'è Roger Ebert, il critico più amato dall'Academy, che sul Chicago Sun-Times sostiene che "Il film funziona, è coinvolgente, intrigante e riesce a mantenersi costantemente sull'orlo di sconvolgenti rivelazioni", affibbiandogli tre stellette su quattro.

E in Italia? C'è Natalia Aspesi che su Repubblica.it dice la sua, allineandosi abbastanza con la critica internazionale. Tuttavia a differenza di altri Paesi il nostro non ha avuto proiezioni stampa prima dell'uscita del film, e così solo i critici presenti a Cannes hanno potuto dire la loro. Che sia stata una mossa della Sony per evitare troppe critiche negative prima dell'uscita nei cinema? Ci limitiamo a dire che la nostra recensione uscirà domani sera verso le sette… Intanto preparatevi a uno speciale sul film online sul sito nelle prossime ore.

Il Codice da Vinci sarà nei cinema di tutto il mondo il 19 maggio. Nel cast Tom Hanks e Audrey Tautou, si preannuncia già come il più discusso del 2006, sulla scia del romanzo di Dan Brown che ha venduto nel mondo 43 milioni di copie. Tutte le informazioni sul film in questa nostra scheda.