Il curioso caso di Benjamin Button non ha sicuramente convinto la critica americana e le tante associazioni di premi che gli hanno preferito The Millionaire. Ma per quanto riguarda il pubblico italiano, per ora non c'è storia. La pellicola di David Fincher ha aperto con 3 milioni di euro e un'ottima media per sala (ben sopra i 6.000 euro). Aspettiamoci anche un buon passaparola, che magari potrebbe permettere al film di avvicinarsi ai dieci milioni complessivi.

Dietro, una coppia di prodotti italiani. Al secondo posto, regge molto bene Ex di Fausto Brizzi, che raccoglie altri 2,2 milioni (per un totale di 7 milioni) e dimostra di essere piaciuto decisamente al pubblico. Discorso decisamente diverso per Questo piccolo grande amore. Partito così così di mercoledì, il film si è ripreso nel fine settimana, conquistando 1,8 milioni, per un totale di 2,2 nei cinque giorni. Va detto però che, nonostante un numero di copie altissimo (vicino alle 500) il film non ha una straordinaria media per schermo ed è lecito pensare a un brusco calo la prossima settimana.

Quarto posto per Venerdì 13, che ottiene quasi 650.000 euro, un dato interessante ma ovviamente molto distante dai record americani. Seguono Italians (arrivato a 11,7 milioni totali), Operazione valchiria (che ha superato i 4,1 milioni, dato non eccezionale se confrontato con i 5,5 complessivi di Leoni per agnelli), Viaggio al centro della terra 3D (7,4 milioni totali, il risultato forse più sorprendente del 2009 finora) e Revolutionary Road (arrivato a 3,1 milioni, un po' poco per la coppia DiCaprio-Winslet). In calo anche Il dubbio, comunque arrivato a 1,4 milioni, e soprattutto The Horsemen, fermo al momento a meno di 700.000 euro in dieci giorni.

Pessimi dati invece per gli altri esordi (più o meno d'autore) del fine settimana. Religiolus ottiene 28.000 euro e una pessima media per sala: una dimostrazione che l'integralismo paga più dello scetticismo? Ancora peggio fanno Nick e Norah (meno di 9.000 euro), Katyn (meno di 8.000) e Il primo respiro (4.400 euro). E' sempre più evidente, insomma, quanto sia difficile trovare spazio per i piccoli prodotti…

 

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