Fonte: mtv

Sebbene Il discorso del re sia uscito nei cinema americani da più di un mese, il crescente buzz dovuto all'avvicinarsi degli Oscar ha spinto il produttore Harvey Weinstein a ipotizzare una versione del film riveduta e corretta pensata appositamente per ottenere dalla MPAA un visto di censura PG-13, contro l'attuale rating R (vietato ai minori di 17 anni).
Il film sta macinando infatti molti soldi al boxoffice americano, ma molti meno di quanti potrebbe incassarne se la visione fosse consentita a tutta la famiglia, come è successo ad esempio in Inghilterra, dove la pellicola ha registrato incassi eccezionali.

Per apportare dei tagli al montato e ridistribuire il film nelle sale, è però necessaria l'approvazione del regista Tom Hooper, il quale, scopriamo ora, non ha alcuna intenzione di cedere a questa richiesta. In particolare, i tagli si concentrerebbero su una scena che fa largo uso della parola "f**k", evidentemente ritenuta troppo offensiva dalla commissione di censura:

Non acconsentirò ai tagli in nessun modo. Penso che potremo considerare l'ipotesi di bippare tutti i "f**k" e le parolacce, ma non taglierò niente.

Una scelta piuttosto categorica, che evidenzia la precisa volontà di non piegarsi a richieste di tipo commerciale. L'unica apertura che il regista fa ai produttori è l'inserimento dei beep, una scelta decisamente radicale e intrusiva, che però a quanto pare verrà seriamente presa in considerazione.
A parlarne è anche l'attrice Helena Bonham Carter, che come molti altri ha criticato la decisione della MPAA di vietare la visione dei film ai minori di 17 anni:

Non penso che abbia bisogno di tagli. Credo che ogni ragazzino di 13 anni sappia la parola, ma anche ogni bambino di 8 anni. È questo il punto. Non è una scena offensiva. Mi pare che abbiano detto di voler mettere dei beep. Non è un film violento. È pieno di umanità e intelligenza. Non è solo per gente che ha difficoltà a parlare, ma anche per chi crede poco in se stesso. Per chiunque senta un senso di inadeguatezza, che praticamente hanno tutti.

Intanto, Harvey Weinstein continua a sostenere la necessità di apportare i tagli per ampliare il più possibile il target e sfruttare gli incassi che l'apertura della visione alle famiglie comporterebbe. I tentativi di convincere la MPAA a modificare il rating in seguito a una nuova visione contestuale della pellicola (come successo di recente, per esempio, a Blue Valentine) si sono infatti dimostrati vani.
A questo punto la parola finale dovrebbe però spettare al regista…

The King's Speech racconta la storia di Re Giorgio "Bertie" VI (Colin Firth), padre dell'attuale regina Elisabetta II, che ha assunto il trono d'Inghilterra con riluttanza dopo l'abdicazione del fratello Edward. Afflitto da balbuzie nervosa e considerato poco idoneo a essere Re, Bertie si è rivolto ai metodi poco ortodossi di un terapista del linguaggio di nome Lionel Logue (Geoffrey Rush), che attraverso una serie di tecniche inaspettate, e in seguito a un'amicizia insolita, gli restituisce la voce e il carisma per condurre il paese in guerra.

Il film è uscito il 26 novembre 2010 negli Stati Uniti. Diretto dal regista inglese Tom Hooper (Red Dust, Il maledetto United), può vantare nel cast anche Guy Pearce, Helena Bonham Carter e Michael Gambon.

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