di Francesco Alò

Partiamo dall'horror. Che ne pensa delle produzioni horror
contemporanee?
Non mi piacciono molto. Nel senso che non sono d'accordo con
l'idea di mostrare tutto allo spettatore. Ritengo che sia più
pauroso, più spaventoso, quello che si può solo immaginare. In
Rosemary's Baby di Roman Polanski – uno dei miei preferiti –
non vediamo mai il figlio del demonio. Bisogna lasciare una
porta aperta all'immaginazione del pubblico. Purtroppo le
recenti produzioni americane di horror e thriller sono fatte
per un pubblico di 16 anni. Lo dicono proprio i produttori. A
questo tipo di pubblico non puoi suggerire. Puoi solo esibire
nel modo più semplice e diretto possibile.

A proposito di horror che mostrano tutto… come si pone nei
confronti di Bad Taste e Braindead, i primi horror-splatter di
Peter Jackson, il regista che da poco l'ha diretta nella
trilogia Il Signore degli Anelli? In quei film veniva mostrato
tutto e di più…
Conosco molto bene Braindead (da noi Splatters- Gli
schizzacervelli, 1992, N.d.R.) mentre non ho mai visto Bad
Taste. Bisogna dire che Braindead era un tipo di
horror-splatter molto comico. Molto divertente. Vicino
all'umorismo surreale e liberatorio dei Monty Python. Se il
regista ha questo tipo di approccio, non ho nulla contro il
mostrare tutto. Lo vidi in competizione quando ero il
presidente della giuria del Festival del Cinema Fantastico di
Avoriaz. Lo premiammo come Miglior film. Fu lì che incontrai
per la prima volta Peter Jackson. Vedo la sua carriera come
una grande e costante crescita registica. Film dopo film. àˆ
partito dall'horror-splatter per poi arrivare, per esempio, al
bellissimo Creature del cielo. àˆ un regista in progressione
inarrestabile.

Arriviamo alla Trilogia del secolo tratta dal capolavoro di
Tolkien, che milioni di persone stanno aspettando
impazientemente. Le riprese dei tre film sono finite da pochi
mesi. Ci parli del suo personaggio ne Il Signore degli Anelli.
Il controverso Saruman il Bianco…
Il Signore degli Anelli, per Tolkien, è una storia accaduta
7000 anni fa in Inghilterra. Saruman è un Maiar. Un grande
mago immortale. Quando i Maiar raggiungono la Terra di Mezzo
sono cinque. Due, i Maghi blu, non vengono mai menzionati. Gli
altri sono: Saruman il Bianco, il mago con maggiori poteri
mentali, Gandalf il Grigio e Rathagast, che non compare mai
nel libro. Quando Saruman arriva nella Terra di Mezzo è ancora
votato al bene. Ha la sua fortezza ed è anche custode del
Palanthir. Scopre l'esistenza di Sauron, che era stato privato
delle sue spoglie mortali in una grande battaglia e che a sua
volta era diventato malvagio servendo il perfido Melkor.
Diventato uno spirito – l'Occhio -, Sauron è il Signore degli
Anelli perché ha creato l'unico anello in grado di dominare
gli altri. Scopre che il piccolo Hobbit Frodo lo possiede. Lo
rivuole indietro. Saruman, venuto a saperlo, in un certo senso
lo aiuta a trovarlo.

Cosa pensa del rapporto tra Gandalf e Saruman?
Inizialmente sono grandi amici. àˆ un rapporto molto forte, che
dura da centinaia di anni, essendo immortali. Quando tutti
vogliono uccidere Saruman, Gandalf è l'unico che ancora lo
difende dicendo "Lui era il Migliore, il più grande". Non
dimentica l'amicizia che li legò. Purtroppo l'ambizione per
Saruman sarà anche la sua rovina. Alleandosi con Sauron
diventa il suo schiavo.

Esattamente come Sauron divenne servo di Melkor nella vicende
narrate ne Il Silmarillion di Tolkien…
Esattamente. Saruman pensa di rubare il potere a Sauron. Un
grave errore di presunzione. E Sauron lo sa perché ha commesso
lo stesso errore con Melkor.

Ho letto che lei è sempre stato uno dei grandi ammiratori e
studiosi della saga e della letteratura di Tolkien. Come le
sono sembrati gli altri attori del cast nei rispettivi ruoli?
Ho potuto vederli quasi tutti. Sono perfetti. Non potrei
immaginare attori migliori per le parti.

Che tipo di accento è stato usato per l'inglese del film?
Nessun accento. Come lei ben sa il cast è formato da inglesi,
americani, neozelandesi e australiani. Tutti parlano un
inglese senza inflessioni dialettali. Classico. Ma nel film
viene parlato anche l'elfico che venne inventato da Tolkien
talmente bene da diventare una lingua che ognuno di noi, se
vuole, può imparare a scrivere e a parlare. I linguaggi elfici
sono due: il Sindarin e il Quenya. Quando nel film vengono
parlate queste due lingue gli spettatori potranno capire
leggendo i sottotitoli. Il Sindarin è molto vicino
foneticamente al gallese mentre il Quenya è, essenzialmente,
finlandese. Quasi tutti gli Elfi del film parlano il Sindarin.
Frodo parla in Sindarin quando incontra gli Elfi. Alcuni
personaggi parlano solo in Sindarin.

Nel film il suo Saruman parla in Quenya o Sindarin?
Parlo Sindarin. àˆ stato molto difficile da imparare. (A questo
punto Christopher Lee mi recita un lungo verso in quello che
dovrebbe essere Sindarin, ma che si rivelerà , grazie all'aiuto
dell'esperto di linguistica tolkeniana di The One Ring.net,
Quenya. àˆ meraviglioso. Cliccate qui se volete sentire le
parole di Lee, N.d.R.).

Mi sono sempre chiesto se la scelta di Saruman di passare
dalla parte delle forze del Male, non scaturisse anche dal
profondo fastidio per la mancanza di ambizione dell'amico
Gandalf che rifiuta la sua offerta di alleanza per la
conquista dell'Anello… che ne pensa?
àˆ una interpretazione interessante ma non la condivido. Nel
film le sue motivazioni sono legate essenzialmente alla sua
inesauribile sete di potere. Saruman vuole il potere –
l'Anello – per diventare lui il Signore degli Anelli al posto
di Sauron.

Il Signore degli Anelli è una grande parabola morale sul
potere e sulla necessità da parte del Bene di distruggerlo
prima che esso conquisti il cuore delle persone rendendole
disumane. Non a caso la missione di Frodo è quella di
distruggere l'Anello buttandolo da Monte Fato. Pensa anche lei
che sia questo il tema centrale del racconto?
Sono assolutamente d'accordo con lei. Il libro, e anche il
film naturalmente, parlano di questo tema.

Non ha mai sognato o desiderato di interpretare Gandalf
rispetto a Saruman?
Desiderato? L'ho sognato per tutta la vita. Ma vede… adesso
sono molto vecchio. E nel film, come nel libro, Gandalf deve
dare ripetute dimostrazioni di forza fisica oltre che mentale.
Purtroppo nel 2001 non posso più interpretare Gandalf. Il mio
fisico, la mia età , non me lo permette. Ma è inutile che le
dica quanto stimi Sir Ian McKellen, il quale interpreta
Gandalf in modo magnifico.

E lavorare con Lucas a Star Wars – Episode II… come è stato?

Molto interessante. àˆ un grande regista. Ti aiuta, ti
incoraggia. Ogni attore sente forte la sua partecipazione al
film. Sa quello che vuole. Precisamente. àˆ stato facile e
piacevole lavorare con lui. Avevo sentito che era un uomo
molto chiuso e introspettivo, ma non è vero. Affatto.

àˆ stato sempre descritto come uno di quei registi che non
provavano piacere dalla presenza degli attori nei loro film.
Come Hitchcock…
Puro nonsense. Posso solo dire che per la mia esperienza
personale non è vero. Assolutamente.