Harry Potter

Fonte: Mugglenet

Ecco la conclusione dell'intervista trasmessa due giorni fa dal quarto canale radiofonico della BBC: Stephen Fry, il celebre attore inglese (noto soprattutto per la sua interpretazione di Oscar Wilde nell'omonimo film del 1992, e oggi narratore degli audiobook di Harry Potter) intervista JK Rowling in una lunga, informale chiacchierata sugli argomenti più disparati.

Vi ricordiamo i due brani dell'intervista già tradotti qui su Bad Taste:

  • Anteprima: JKR sa perfettamente come finirà la storia
  • Prima parte: Harry e Voldemort, Silente, nomi e parole inventate


JK Rowling - Harry PotterStephen Fry: Parliamo delle tradizioni che formano la base del mondo da lei creato: dalle Cornish Pixies ai Kelpies, a piante dotate di poteri magici come la mandragola. Sono tutti elementi del folklore, ma molti ragazzi penseranno che li abbia inventati lei.

JKR: Mi sono presa enormi libertà con il folklore e la mitologia. Ma non me ne vergogno, perché il folklore e la mitologia inglesi sono, come lei sa, assolutamente "bastardi". Il nostro paese è stato invaso da vari popoli, ci siamo appropriati dei loro dèi, abbiamo preso le loro creature mitologiche e le abbiamo fuse insieme per creare quello che secondo me è una delle più variegate e interessanti tradizioni folkloristiche nel mondo. Ma lei ha ragione riguardo ai bambini. Ovviamente sanno che non ho inventato io gli unicorni, ma spesso ho dovuto spiegare che non sono stata io a inventare gli ippogrifi. Comunque l'ippogrifo è una creatura di cui si parla poco. Quando parlo di una creatura mitologica, in genere vado a consultare libri ed enciclopedie; ma sull'ippogrifo ho trovato poco. I naturalisti medievali non l'hanno trattato approfonditamente nei loro bestiari. Quindi ho potuto e dovuto inventare.

SF: Devo dire, e non è per farle un complimento, che il suo stile narrativo, l'equilibrio delle frasi, lo sviluppo della prosa rendono questi libri piacevolissimi da leggere a voce alta.

JKR: Oh, è molto gentile da parte sua dire così.

SF: A volte gli scrittori hanno un meraviglioso sesto senso per la scelta delle parole da mettere sulla pagina. Ma poi leggerle a voce alta è un'altra cosa.

JKR: Vede, è che a me piace molto scrivere i dialoghi. E quando sento lei che li legge nell'audiobook, provo un piacere tutto nuovo, perché ovviamente io non rileggo mai a voce alta quello che ho scritto. Ma quando sento i miei dialoghi prendere vita… E poi sento sempre la sua interpretazione ben prima di quella degli attori, ed è molto piacevole.

SF: Come mai la prima edizione di Harry Potter e la pietra filosofale non contiene illustrazioni? E' stata una questione di spese? Magari in casa editrice si sono detti, "E' il più lungo romanzo per ragazzi che abbiamo mai pubblicato, ci manca solo che paghiamo un disegnatore del calibro di Quentin Blake!" [l'illustratore dei libri di Roald Dahl, N.d.T.].

JKR: Esatto, è andata precisamente così. Inoltre hanno pensato che l'aggiunta di illustrazioni avrebbe abbassato il target di età dei lettori, rendendo il libro adatto a bambini più piccoli. E avevano ragione: l'edizione americana, che è un libro bellissimo da un punto di vista grafico, contiene solo delle piccole vignette all'inizio di ogni capitolo.

SF: Ricordo che una volta mi parlò della prima volta che autografò libri in America. Si aspettava di trovare solo qualche ragazzino con una cicatrice disegnata maldestramente sulla fronte con una matita. E invece…

JKR: E invece mi sono trovata davanti una donna placcata d'oro! C'era una tizia vestita da Signora Grassa, con un'enorme cornice di legno dorato appesa al collo. In quel momento mi sono sentita una pop star. Sono entrata da una porta sul retro del negozio, e sono stata accolta da urla e flash; non sapevo più dove mi trovavo, ero completamente disorientata. Credo che intervenga un meccanismo di difesa: alla fine di questi eventi mediatici, mi chiudo in me stessa e mi dico che è stata solo una stranissima anomalia. Poi però devo tornare in ufficio e convincermi che questo è il mio mondo.

A questo punto JKR rivolge una domanda a Fry:

JKR: C'è una scena che le è piaciuto particolarmente interpretare?

SF: Tutta la parte finale dell'Ordine della Fenice, nei sotterranei del Ministero della Magia. E' una scena così spaventosa e drammatica, e mi è piaciuto far salire la tensione pian piano: "cosa sono quelle sfere di vetro? perché siamo chiusi in questa stanza?".

JKR: Alcuni ragazzi mi hanno detto che hanno apprezzato molto di più quella scena nell'audiobook rispetto a quando l'hanno letta nel libro. Io sono convinta che la ragione sia questa: i lettori hanno dovuto aspettare tre anni per il quinto libro, e quando finalmente l'hanno avuto in mano, l'hanno letto troppo in fretta. Infatti qualche lettore mi ha detto di aver riletto l'Ordine una seconda volta, e di aver scoperto molti particolari che gli erano sfuggiti. Io ho risposto, "Forse è perché la prima volta l'hai letto tutto in un pomeriggio, non è così?"