Attenzione: la notizia che segue potrebbe contenere spoiler sulla pellicola e sui fumetti Marvel


Il primo trailer di Iron Man 3 ha mostrato esattamente quello che negli ultimi mesi vi abbiamo riportato con una certa frequenza: il cinecomic di Shane Black avrà un tono e un'atmosfera molto diversa rispetto ai primi due adattamenti sul genio-miliardario-playboy-filantropo Tony Stark.

Qui di seguito vi proponiamo una piccola analisi delle sequenze più significative e enigmatiche dell'adrenalinico trailer, vi segnaliamo che è tratta da questo articolo del sito comicbookmovie.com.

Questo sarà probabilmente l'elemento chiave di tutto il film. In vari fotogrammi notiamo che l'armatura di Iron Man sembra agire come se avesse coscienza propria; si potrebbe trattare di sequenze oniriche, ovviamente, ma se guardiamo alla sinossi ufficiale del film (e al fatto che questo terzo episodio conterrà elementi della serie "Extremis") ci rendiamo conto che tutto questo punta in un'unica direzione, ossia un radicale cambiamento nel rapporto e nel controllo operato da Tony sulla sua armatura.

Combattendo sulla via del ritorno, Stark scoprirà la risposta alla domanda che da sempre lo attanaglia segretamente: è l'uomo che fa l'armatura o è l'armatura che fa l'uomo?

Pensavate che tutta la devastazione e le morti che abbiamo visto in "Avengers" sarebbero state ignorate? Beh, sembra che con Iron Man 3 non sarà di certo così. All'inizio del trailer sentiamo Tony Stark confessare quanto siano disturbati i suoi sogni e insonni le sue notti dopo tutto quello che ha visto e vissuto a New York e lo vediamo sforzarsi, forse invano, mentre cerca di sistemare tutto e di tornare alla normalità.

Questo getta le basi non solo per il plot di questo terzo capitolo ma anche per la storia che verrà di altri personaggi coinvolti nella fase due: Thor e Captain America, che debutteranno rispettivamente e Novembre 2013 e Aprile 2014.

Nel trailer assistiamo a due brevi sequenze che ci mostrano due delle persone più care e vicine a Tony in situazioni di pericolo. Happy Hogan, interpretato da Jon Favreau (regista di Iron Man e Iron Man 2), la storica guardia del corpo di Tony Stark, giace a terra gravemente ferito mentre, in un'altra sequenza, Pepper, apparentemente rapita/presa in ostaggio, piange disperata. Sarà forse giunto il momento della fine di uno dei due? Dopo la "morte" di uno dei personaggi più amati dai fan in Avengers sembra che nella Fase Due la posta in gioco sia molto più alta.

Aldrich Killian, interpretato da Guy Pearce, rimane ancora un personaggio su cui non sappiamo molto anche se i Marvel fan sanno bene che è Kilian, nei fumetti, a sviluppare il virus Extremis per poi venderlo ai terroristi. Non è ancora chiaro il peso del suo ruolo in questo film, ma sembra che ci sarà parecchio astio e confilitto tra lui e Tony, specialmente per quanto riguarda Pepper Potts.

Infine, anche se dal trailer non traspare molto, non è certo un caso che quando sullo schermo appare l'enigmatico volto di Aldrich sentiamo in voiceover Tony affermare che "molte persone vorrebbero uccidermi"

 

Per un breve istante vediamo una donna sbattere al muro un Tony Stark messo molto male. Potrebbe trattarsi del personaggio interpretato da Stephanie Szostak, che si specula possa essere la versione femminile di Firebrand, una delle reclute del Mandarino…

Il Mandarino (premio Oscar Ben Kingsley) è il noto arcinemico di Iron Man e tutti i numerosi fan che aspettano di vederlo entrare in scena già dal primo film ora saranno accontentati.

Il trailer si focalizza su un paio di particolari della figura del Mandarino tutt'altro che di poca rilevanza: una breve inquadratura ci mostra i dieci anelli indossati dal villain e, dato il forte attaccamento alla realtà che caratterizza tutti i film di Iron Man, viene da chiedersi se questi ultimi abbiano una precisa funzione nel film o stiano solo a simboleggaire la nota associazione terroristica denominata, per l'appunto e come tutti ben sanno, "I Dieci Anelli" con la quale Tony ha avuto a che fare già dal primo episodio.

Un fotogramma e dettaglio ancora più curioso e significativo appare nel momento in cui il Mandarino, dandoci le spalle, mostra il collo rivelando un tatuaggio non privo di significato: come possiamo vedere, infatti, questo rappresenta lo scudo di Captain America con al centro, invece della nota stella argentata, una "A".

Per svelare questo mistero possiamo rifarci ad una recente intervista in cui il produttore Kevin Feige ha dichiarato di aver preferito concentrarsi, più che sulla sua etnia e sulle sue origini cinesi, sulla tendenza di Mandarino a usare "simboli e iconografie di varie culture in modo perverso per i suoi fini personali". Questo potrebbe dare via a un'ipotesi che spiegherebbe l'uso dello scudo e la presenza della "A" associata però al concetto di "Anarchia", ribaltando così il significato e gli ideali di cui Captain America si fa portavoce.

Tutto questo è soltanto un semplice cenno ai fan più arguti e accaniti o è un modo per collegare questa pellicola al secondo capitolo del primo vendicatore Captain America: the Winter Soldier? Lo scopriremo il 24 aprile 2013, quando Iron Man 3 debutterà nei cinema italiani.

Iron Man 3 dei Marvel Studios getterà l'industriale sfacciato-ma-brillante Tony Stark contro un nemico la cui portata non conosce limiti. Quando il mondo di Tony Stark viene distrutto per mano di questa terribile nemesi, questi s'imbarca in una durissima missione per rintracciare i responsabili. Il viaggio metterà alla prova il suo coraggio a ogni svolta. Messo con la schiena al muro, Stark sopravvive grazie ai suoi dispositivi, e può fare affidamento sul suo istinto e il suo ingegno per proteggere le persone a lui più vicine. Combattendo sulla via del ritorno, Stark scoprirà la risposta alla domanda che da sempre lo attanaglia segretamente: è l'uomo che fa l'armatura o è l'armatura che fa l'uomo?