Jared Harris (The Ward, Mad Men, Fringe) interpreterà il temibile professor Moriarty in Sherlock Holmes 2: Gioco di Ombre.

L'attore ha rilasciato una lunga intervista a Collider, di cui vi riportiamo in traduzione i punti salienti.

Perché è stato scelto per il ruolo:

La scorsa estate ho incontrato i produttori Joel Silver e Susan Downey, che si sono detti interessati. Il dubbio sembrava essere: dobbiamo trovare un'altra star da aggiungere a un cast già di richiamo, oppure è meglio scegliere un caratterista, in modo che l'attore non soffochi la forza del personaggio? La discussione è andata avanti a lungo. Poi un giorno – ero in Svizzera con amici – ho ricevuto una telefonata con cui mi convocavano a Londra per un'audizione con Guy Ritchie.

Sulla difficoltà di interpretare un personaggio che è entrato nella storia della letteratura, del cinema e della tv:

Volevo dare una mia versione di Moriarty, ma volevo anche restare fedele allo spirito di Holmes, come lo è stato il primo film. Holmes è una specie di supereroe, il cui potere speciale è l'intelletto. Ho guardato tutti i film e le serie tv del passato: la descrizione fisica di Moriarty nei libri è molto lontana dal mio aspetto: non ero alto abbastanza né vecchio abbastanza per un Moriarty come quello della classica serie tv con Jeremy Brett. Allora abbiamo cercato di trovargli un altro look, e anch'io ho avuto molta voce in capitolo.

Sulle motivazioni che spingono Moriarty al male:

Iago è uno dei più grandi villain della storia, e non vengono mai spiegate le sue motivazioni. Mai. La gente è affascinata dal male perché è misterioso e sembra non avere una spiegazione razionale; appena dici che Hannibal Lecter è stato rapito da piccolo e ha dovuto mangiare sua sorella, o roba del genere, perde immediatamente quell'aura di mistero. Il personaggio diventa banale. Mai spiegare! Ecco la cosa affascinante. Certo, devi chiarire alcune cose al pubblico perché non si perda per strada, devi far vedere cosa sta facendo l'antagonista, ma non devi spiegare perché.

Per me, Moriarty è una persona amorale. È andato oltre l'idea di paradiso e inferno, di Dio e del diavolo, del bene e del male: non ci crede più. E se non credi in quella struttura morale, allora ciascuno è libero di fare quel che vuole. Moriarty vede quella struttura come un'idea infantile, quindi non pensa a sé come a un uomo "buono" o "cattivo". Fa solo ciò che gli conviene fare.

Menzionato in alcuni racconti di Arthur Conan Doyle, il personaggio del professor Moriarty appare solo in due storie. Una delle due è L'ultima avventura, con la celebre scena di Moriarty e Holmes che precipitano insieme dalle cascate di Reichenbach, nelle Alpi svizzere. Doyle prevedeva di uccidere così il suo detective, ma in seguito fu persuaso dai lettori a farlo "resuscitare".

Poiché nell'Ultima avventura compare anche il personaggio di Mycroft, il fratello di Holmes; e poiché sappiamo che Mycroft sarà nel film (interpretato da Stephen Fry), è probabile che la trama della pellicola – di cui si sa ancora poco – si ispirerà almeno in parte a questo racconto, fra le 56 short story e i quattro romanzi di cui Holmes è protagonista.